Arcuri difende il piano vaccini, siamo in linea con i tempi

Il commissario Arcuri, impegnato su praticamente tutti i temi più spinosi del nostro paese, questa mattina ha risposto sulle colonne del Corriere della Sera alle tante considerazioni sul piano vaccinale.

Domenico Arcuri
Domenico Arcuri (Facebook)

“Non siamo in ritardo – spiega Arcuri – abbiamo dosi sufficienti ma se ci fossero altri vaccini oltre a Pfizer sarebbe meglio”. In arrivo la seconda tranche di vaccini da 470mila dosi. La Commissione Ue fa sapere di aver chiesto a Biontech altre dosi del vaccino, oltre quelle già concordate. Slitta a mercoledì la decisione dell’Ema sull’autorizzazione del vaccino di Moderna.

Continua Arcuri sulle colonne del quotidiano di via Solferino, “Dopo il vaccine day del 27 dicembre, il primo stock è arrivato cinque giorni fa. L’Italia ha promosso un sistema centralizzato, conferendo all’UE la rsponsaulità di negoziare con le aziende produttrici, dia cquistare il massimo numero possibile di dosi e di ripartire fra i Paesi membri in percentuale alla popolazione. – spiega il commissario – A noi tocca il 13,6%”.

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Arcuri difende il piano vaccini, siamo in linea con i tempi. Situazione critica anche nel resto del mondo

Mentre nel resto del mondo la situazione sembra altrettanto critica. La Gran Bretagna ha di fronte a sé alcune altre “settimane molto, molto difficili” sul fronte dell’emergenza Covid, ma scommette sui vaccini per uscirne. Lo ha detto a Sky il ministro Michael Gove, numero tre del governo Tory di Boris Johnson, dopo l’annuncio del premier di un terzo lockdown generale. “Più il programma delle vaccinazioni sarà efficace, più sarà facile abolire le restrizioni. a marzo”, ha aggiunto.

Mentre una notizia raggelante arriva dal corno d’Africa. Gli obitori sono in difficoltà in Sudafrica per l’elevato numero di morti causato dalla pandemia di Covid-19, pari a oltre 30.000. Il Sudafrica è il Paese africano che conta il maggior numero di casi, 1.113.349, e di decessi, 30.011. “E’ qualcosa che non hai mai visto prima”, ha detto all’emittente sudafricana Sabc il direttore dell’Associazione nazionale delle pompe funebri, Muzi Hlengwa

 

 

 

 

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