Terza ondata, le parole dell’epidemiologo Acuna: “10 volte più potente”

La posizione dell’ex dirigente dell’Oms, spaventa più del dovuto. Secondo Daniel Lopez Acuna, il 2021 potrebbe essere peggio del 2020.

Daniel Lopez Acuna
Daniel Lopez Acuna (Facebook)

Una posizione forte e decisa che fa tremare anche i più ottimisti. La terza ondata sarà molto più potente di ciò che possiamo immaginare, e questo 2021 non sarà affatto come tutti credono, anzi, potrebbe anche essere peggiore del precedente anno. La riflessione, dura, durissima, di Daniel Lopez Acuna, epidemiologo spagnolo ed ex dirigente dell’Oms fa davvero paura. Ma la sua posizione si basa su ragionamenti precisi e non de tutto campati in aria.

“La Spagna sta già entrando nella terza ondata – spiega Acuna –  perché con il periodo natalizio c’è stato un inevitabile relax sul fronte della protezioni individuali. Le famiglie, – continua – nonostante tutto, si sono riunite e dubito che in casa con i parenti le persone abbiano indossato per tutto il tempo la mascherina”.

Terza ondata, le parole dell’epidemiologo Acuna: l’analisi riferita prettamente alla Spagna

“La terza ondata – spiega ancora Acuna – complice anche l’inverno, sarà decisamente peggiore delle prime due. Questo per due motivi: l’incidenza aumenta per via della stagione e dobbiamo anche considerare la variante britannica del coronavirus, decisamente più contagiosa anche se non più letale. Il virus potrebbe diffondersi anche dieci volte più velocemente di quanto visto finora”.

Poi la posizione rispetto all’utilità dei vaccini e le previsioni sul ritorno ad una accettaile normalità: “Piacerebbe anche a me – conclude – ma non credo che la prossima estate ci saremo già liberati delle mascherine e degli altri dpi. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, soprattutto sul fronte dei vaccini, forse torneremo ad una seminormalità in autunno o comunque a ridosso del prossimo Natale. Sono molto favorevole alle patenti di immunità per poter viaggiare liberamente dopo il vaccino: non sono una minaccia per la libertà, ma strumenti previsti dalle normative sanitarie internazionali. Sono sempre esistite, solo che lo abbiamo dimenticato“.

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