Nuova campagna degli attivisti: “Liberate Patrick Zaki!”

La mobilitazione per la liberazione dello studente dell’Università di Bologna è incessante, ma Zaki rimane ancora in cella.

Migliaia le firme per la petizione di liberazione di Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna imprigionato in Egitto da Febbraio. Gli attivisti, insieme ad alcuni delegati delle Nazioni Unite e del Parlamento Europeo stanno cercando di aiutare lo studente egiziano, ma per il momento è ancora in carcere.

Gli attivisti hanno cosi lanciato, per il primo giorno dell’anno, un’altra petizione su Facebook, chiedendo a tutti di cambiare l’immagine del proprio profilo con la foto del calendario del 2021 e lo sfondo di Zaki, con la scritta per un solo proposito per il nuovo anno: “Patrick libero!”.

“Mentre tutti pensano alle loro conquiste nel 2020 e ai propri obiettivi per il 2021, abbiamo voluto condividere con voi il nostro”, scrivono sulla Pagina Fb “Patrick Libero”.

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Nuova campagna degli attivisti: “Liberate Patrick Zaki!”, la petizione con il calendario 2021 e immagine studente

Il Parlamento Europeo si era già espresso in favore della risoluzione prossima delle introverse vicissitudini tra Egitto ed Italia sul giallo del caso di Giulio Regeni e dello stesso Patrick Zaki.

Il PE ha richiesto rispetto al caso Regeni ed anche al molto simile nelle dinamiche, caso Zaki, al governo egiziano di aiutare l’Italia nella risoluzione del caso, di essere trasparente e di trovare ed assicurare i responsabili alla giustizia.

Nel testo – 434 sì, 49 contrari e 202 astenuti – si chiedeva all’Ue di esortare le autorità egiziane a collaborare e fornire gli indirizzi di residenza dei 4 agenti indagati, come richiesto dalla legge italiana, e si esprime “sostegno politico e umano” alla famiglia Regeni nella ricerca della verità. Quanto a Zaki, veniva chiesta la scarcerazione immediata.

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