Caso Ansaldi, svolta cruciale sulla morte del dottore “angelo dei bambini”

Nuove ipotesi sulla morte del Dottor.Ansaldi, trovato con la gola tagliata, morto dissanguato in pochi istanti.

Ancora avvolto da un alone di mistero il giallo sulla morte del Dottor Stefano Ansaldi, famoso ginecologo di Benevento, ma praticante a Milano.

Il suo corpo era stato ritrovato il 20 Dicembre vicino la Stazione Centrale di Milano: aveva la gola tagliata di netto ed un testimone che lo aveva trovato agonizzante ha confermato che fosse morto in pochi secondi, ma non aveva visto nessuno lasciare il luogo del delitto.

Gli inquirenti nelle ultime ore hanno dichiarato che potrebbe esserci una nuova, tragica pista da seguire: quella del suicidio.

La pista è stata seguita dagli inquirenti del Nucleo investigativo di Milano date tutte le prove che sono state sviluppate in questi giorni:

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Caso Ansaldi, svolta cruciale sulla morte del dottore “angelo dei bambini”: possibile suicidio

Come le telecamere di Via Mauro Macchi che non hanno ritratto il passaggio di altre persone in quell’orario, a parte quello di Ansaldi.

Ma in particolare, il fatto che non sia stata trovata nessuna impronta sull’arma del delitto e l’unico che in quel momento poteva nascondere le proprie impronte tramite i guanti di lattice che indossava era solo lo stesso medico.

Oltretutto sembrerebbe mancare un coltellaccio da cucina nella casa del dottore. Queste le prove dell’ipotesi ormai sempre più convinta degli investigatori.

Era originario di Benevento il dottor Ansaldi, conosciuto da tutti come persona buona. Aveva aiutato decine, se non centinaia di bambini a nascere e supportava quelle mamme che non potevano avere figli, diventando un padre acquisito di numerose famiglie.

“Era l’angelo dei bambini”. Questo era stato il ricordo commovente di alcune sue pazienti dopo aver saputo della sua morte.

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