Vaccino: Pfizer da reazioni indesiderate al 50%, cattive notizie!

Reazioni indesiderate del vaccino sono state dichiarate in questi primi giorni di utilizzo in alcuni paesi come USA e Gran Bretagna.

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Approvato già nel Regno Unito e negli Stati Uniti, le notizie sul vaccino Pfizer-Biontech non sono rincuoranti.

Il farmaco potrebbe infatti provocare mal di testa, nausea e brividi e nel 50% dei casi anche reazioni allergiche gravi ed indesiderate.

Guido Forni, Professore ordinario di Immunologia all’Università di Torino ed accademico dei Lincei ha affermato: “Il Pfizer è molto reattogenetico, ciòè induce reazioni più forti dei vaccini soliti. La metà delle persone in particolare giovani prova mal di testa, febbre e brividi, che però si risolvono in 24 ore”.

Tutti i vaccini possono indurre le reazioni descritte ma il 50% è sicuramente una percentuale considerevole. “Esattamente, ma bisogna sapere che il giorno dopo non vanno presi impegni importanti. La corsa contro il tempo per preparare, testare e mettere in commercio un farmaco che possa bloccare la pandemia da Coronavirus mostra già i primi effetti negativi.”

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Vaccino: Pfizer da reazioni indesiderate al 50%, cattive notizie!

Saranno pure passeggeri ma, cosa accadrebbe se la forte reazione allergica capitasse in un soggetto anziano piuttosto che in uno giovane? E nei soggetti allergici? Speriamo che non sia davvero così, d’altra parte è partita da poco la campagna vaccinale Pfizer-BionTech ma le prime notizie non sono certamente come speravamo: negli Stati Uniti riferiscono che un’operatrice sanitaria vaccinata negli Stati Uniti ha sviluppato reazioni allergiche quali rash cutanie, tachicardia e crisi respiratoria ed è stata ricoverata in terapia intensiva. Le sue condizioni sono tutt’ora stabili.

L’altro problema del Pfizer resta la temperatura: sebbene sembra essere efficace al 95% (dopo la somministrazione di due dosi) va conservato e poi scongelato ad una temperatura di -80 gradi e successivamente diluito, operazioni non semplici che si potranno fare solamente negli ospedali e nei luoghi attrezzati. L’altro concorrente, il vaccino dell’azienda Moderna, ha una temperatura di conservazione migliore, a -30 gradi, ma l’Italia ha ordinato meno dosi perché si cerca di puntare tutto sull’italo-inglese AstraZeneca.

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