Calcioscommesse: reato prescritto per Beppe Signori

Archiviato il caso che riguardava Signori ed altre 4 persone indagate. L’ex bomber si sfoga sulla caduta delle accuse.

Caso definitivamente chiuso dal Tribunale di Cremona, Beppe Signori è innocente! A più di nove anni dall’apertura del caso Calcioscommesse che ha macchiato inevitabilmente una carriera da campione come quella di Signori, la sentenza definitiva come caso prescritto che ha archiviato il caso per l’ex bomber di Lazio, Sampdoria e Bologna, nonché della Nazionale, più altri quattro imputati.

Insieme a Signori sono infatti stati assolti anche l’ex calciatore serbo Almir Gegic, all’ex capitano del Bari Antonio Bellavista, all’ex portiere della Cremonese Marco Paoloni e al corriere Valerio Giosafatte.

Signori è stato però l’unico a presentarsi per il verdetto in aula, naturalmente insieme al suo avvocato, dichiarando:“Sono qui per difendere la mia credibilità”.

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Calcioscommesse: reato prescritto per Beppe Signori, dichiarato innocente

“Mi piaceva scommettere, ma l’ho sempre fatto in modo molto leale. Alterare le partite non mi è mai passato dall’anticamera del cervello.Mi hanno rovinato la vita. Sono stato preso come capro espiatorio, c’era tutto un interesse mediatico, un nome, il mio e quello di Antonio Conte, che attirava i giornali sull’inchiesta. E’ stato un trauma. Non riesco a darmi una spiegazione di questo accanimento. Certo con me non si danneggiava alcuna squadra, non essendo tesserato per alcuna società”.

Queste le dichiarazioni successive alla sentenza da parte del Tribunale. La chiusura di questa sentenza sicuramente molto dolorosa per l’ex calciatore, notevolmente scosso e provato.

Si sfoga e si commuove l’ex calciatore nato 52 anni fa ad Alzano Lombardo, uno dei focolai della Bergamasca che ha pagato un alto tributo di morti per il Covid-19. Il pensiero va alla sua gente: «Là è iniziato, hanno vissuto il dramma». E ai suoi genitori «blindati in casa, li sento tutti i giorni».

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