Rapina l’ufficio postale alla vecchia maniera: impiegata come ostaggio

Una rapina alla vecchia maniera insomma, commessa presa in ostaggio e fuga con il malloppo per il rapinatore.

Rapina alle poste
Rapina alle poste (Facebook)

Una rapina, di quelle che si vedono nei film, per le modalità, per la capacità del malintenzionato di mescolarsi tra i clienti senza dare nell’occhio. In fila, in attesa per compiere la propria operazione all’interno dell’ufficio postale, e invece, pronto a rapinarlo. E’ successo tutto all’improvviso, in pochi minuti, l’arrivo davanti allo sportello, la minaccia di fare del male all’impiegata presa in ostaggio e minacciata con un pugnale, poi la fuga.

Non si spiegano gli impiegati dell’ufficio postale, come sia potuta capitare una cosa del genere, il rapinatore, con la mascherina chirurgica di protezione, un cappellino da baseball ed una felpa con il cappuccio alzato, è passato davvero inosservato, intrattenendosi anche con gli altri clienti, prima di tentare il colpo. Si è fatto consegnare gli incassi presenti nell’ufficio postale e poi ha preso in ostaggio un’impiegata, prima di scappare.

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Rapina l’ufficio postale alla vecchia maniera: telefonate anonime sospette prima del colpo

Poco prima del colpo, alcune telefonate anonime sono state segnalate dalle forze dell’ordine arrivati sul posto. In queste telefonate si annunciavano bombe in filiali bancarie ed uffici postali. Probabilmente, secondo gli inquirenti, un tentativo da parte del rapinatore per eludere i controlli antirapina frequenti in zona, in determinate fasce orarie, facendo in modo di concentrare altrove l’attenzione delle forze dell’ordine.

L’episodio, avvenuto in zona Cassia, a Roma, ha un triste precedente, di qualche anno fa, in cui addirittura un impiegato fu ferito da un colpo sparato dal rapinatore di allora, che aveva reagito in malo modo ad una presunta azione di difesa dello stesso impiegato.

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