L’Ospedale di Lodi è un “lazzaretto”: zero prevenzione covid

Una dipendente dell’ospedale ha denunciato mancanze sanitarie molto importanti all’interno della struttura sanitaria.

“Questo ospedale è un lazzaretto!”. Questa l’accusa di un dipendente dell’Ospedale di Lodi sulle condizioni sanitarie presenti all’interno del complesso.

“Colleghi che fumano sui ballatoi anche se escono da aree Covid e dipendenti dell’impresa di pulizie che usano l’ascensore comune con panni sporchi di pazienti positivi. Ogni giorno preghiamo di uscire indenni dal turno”

“La situazione è critica, i medici e gli infermieri scappano e non vengono sostituiti. Tanti altri, invece, si ammalano”.

All’interno dell’ospedale è stato rilevato un nuovo focolaio in cucina con 9 dipendenti contagiati, il secondo successivamente a quello nel reparto di medicina, ufficialmente non adibito al coronavirus.

“È come essere su un barcone che sta affondando e continua ad imbarcare acqua. Noi operatori sanitari siamo pienamente esposti a rischi, abbiamo paura, angoscia e ansia. Per aiutarci sono arrivati dall’esercito, ma non basta. Non è stato fatto nulla per evitare questa situazione”.

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Dopo la scoperta del primo focolaio del reparto di medicina, presi dalla rabbia per la situazione degradante, molti dipendenti della struttura hanno denunciato comportamenti irregolari.

“La zona filtro annunciata, ad oggi  ancora non c’è. E noi rischiamo di portare in giro il virus da un reparto all’altro. “Serve più sicurezza, più vigilanza. Qui ognuno va dove vuole e come vuole”.

Anche la situazione lavorativa dei dipendenti dello stabile non è delle migliori: “Ci tolgono le ferie perché non c’è personale. Facciamo turni massacranti, condizioni di lavoro che nemmeno nel terzo mondo”.

Il dipendente si rifà anche a determinati comportamenti di alcuni colleghi che, secondo la sua testimonianza, non getterebbero i dpi utilizzati nei reparti dei degenti positivi all’interno di cestini appropriati, lasciandoli in contenitori lungo i corridoi dei reparti.

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