Elisabetta II è una vera Regina: ecco cosa farà per il suo popolo

Nelle prossime settimane, la Regina e il principe Filippo di Edimburgo si vaccineranno in diretta. E non saranno i soli…

LONDON, UNITED KINGDOM – DECEMBER 24: Queen Elizabeth II poses for a photo after she recorded her annual Christmas Day message, in the White Drawing Room at Buckingham Palace in a picture released on December 24, 2018 in London, United Kingdom. (Photo by John Stillwell – WPA Pool/Getty Images

Vaccini sì in Gran Bretagna, e tra poco tocca già alla Regina. L’autorizzazione concessa a Pfizer-BioNTech per la campagna vaccinale contro il Covid-19 sarà un passo importante per uno dei Paesi europei più vessati dalla pandemia. E a dare l’esempio ai cittadini britannici sarà proprio la guida del Paese, Elisabetta II, che nelle prossime settimane, secondo il Daily Mail, riceverà la sua dose e le verrà somministrata pubblicamente.

L’obiettivo, secondo i media d’Oltremanica, è “incoraggiare” il maggior numero di persone a cautelarsi a livello sanitario contro la pandemia. E, nondimeno, contrastare quella che, si sospetta, potrebbe concretizzarsi in una campagna anti-vaccini nel Paese. Assieme alla sovrana, si vaccinerà anche il consorte novantanovenne Filippo di Edimburgo. La strategia della Sanità britannica, infatti, è iniziare le vaccinazioni dai soggetti di età più avanzata e fragili a livello immunitario.

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Elisabetta II darà l’esempio: il vaccino Pfizer a Buckingham Palace per la regina e il consorte

L’ok al candidato vaccino della Big Pharma tedesco-americana era arrivato qualche giorno fa. Prima dell’Europa, o meglio, del consesso continentale dell’Unione, circostanza che aveva fatto storcere il naso a parte della classe politica europea. La Regina, a ogni modo, sarà solo la più importante delle celebrità che si sottoporranno pubblicamente alla vaccinazione.

Una vera e propria campagna di sensibilizzazione secondo la stampa inglese. Via social o, come probabilmente nel caso di Elisabetta II, in diretta televisiva. Del resto, proprio nel Regno Unito è attiva una delle più importanti ricerche sul vaccino, quella di Oxford partecipata anche dalla Irbm di Pomezia.

Per quanto riguarda la situazione Covid, il Regno Unito è stato fra i primi Paesi europei a richiudere tutto. Dapprima con misure localizzate, soprattutto nel Tyneside e nelle West Midlands, ma anche nel Galles e in Scozia (queste decise dai parlamenti locali). In seguito, Downing Street aveva ritenuto necessario estendere le misure di lockdown, tornando quasi del tutto ai livelli di marzo.

Per quanto riguarda le festività natalizie, dopo qualche settimana di lockdown, il governo Johnson aveva concesso qualche allentamento, consentendo i raduni natalizi (massimo tre famiglie e non più di 10 a tavola) anche all’esterno ma solo se in condizioni di sicurezza. E non all’interno dei locali pubblici. Ora la sfida dei vaccini, con la massima autorità che aprirà le danze.

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