Ecco perché Aurelia è stata uccisa dal compagno: il vero motivo del massacro

L’ha uccisa brutalmente a coltellate, grazie al padre di Aurelia si scopre il vero movente del massacro.

Un drammatico sacrificio, per amore dei suoi figli. “Aurelia era un angelo adorava i bimbi e gli animali” dice oggi il padre Giuseppe ricordando la giovane uccisa dal compagno a coltellate, vicino a Pordenone. Il papà svela altri restroscena che hanno portato l’assassino a compiere un gesto tanto efferato. “La tradiva e voleva lasciarlo”.

Dunque Giuseppe Forciniti, il femminicida, non era geloso perché – come si era detto in un primo momento – pensava che la compagna lo tradisse, ma era lui che tradiva lei, e Aurelia lo aveva scoperto, voleva lasciarlo. “Questa estate mia figlia aveva visto il cellulare di Giuseppe, lo aveva controllato e aveva trovato l’evidenza di almeno una relazione con un’altra donna – ha raccontato il padre – ce n’era anche una seconda, ne sono certo”.

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Si sacrifica per salvare i suoi bambini: Aurelia era andata dai genitori coi figli, poi ci ha ripensato

Dopo avere scoperto che il compagno la tradiva, Aurelia è andata a casa dei genitori, con i bambini. “Aurelia ha lasciato la casa a Roveredo ed è venuta coi bambini da noi. È stato un momento bruttissimo, poi è tornata da lui, per non far del male ai mie nipoti”, confessa il padre

Poi, il drammatico sacrificio: per amore dei figli che volevano bene anche a papà, Aurelia è tornata a casa dal compagno traditore, e lì ha trovato la morte, uccisa con tremende coltellate in tutto il corpo. L’assassino si è costituito subito dopo, in Questura aveva ancora le mani sporche del sangue di Aurelia. I bambini non erano in casa.

Dopo il delitto, l’infermiere ha provato a difendersi parlando con i poliziotti dell’irruzione in casa di un ladro e poi un’aggressione da parte della vittima ai suoi danni, alla quale avrebbe risposto. Ma nessuno ci ha creduto, a partire dal fatto che aveva portato prima i figli dal cognato: era premeditato. Rossana Della Rovere, l’avvocatessa inizialmente indicato dal Forciniti per la sua difesa, ha rifiutato l’incarico perché in contrasto con le sue “battaglie a tutela dei diritti delle donne”.

“Siamo distrutti – conclude il padre – Aurelia era un angelo, una ragazza semplice che adorava gli animali, la sua casa, i bambini. Aveva conosciuto Giuseppe in una vacanza in Calabria, 20 anni fa, ma non erano neanche ragazzi, erano proprio adolescenti“. Forciniti, lavorava nel reparto di Ortopedia del Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Aurelia si era candidata alle ultime elezioni al paese natale, San Quirino, nella lista San Quirino Cambia. Si occupava esclusivamente della casa e dei figli.

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