Arrivano le dichiarazioni di uno dei responsabili delle foto con Maradona nella bara, ribattezzate “selfie della vergogna”: le parole degli addetti alle onoranze funebri
Dopo la tragica notizia del decesso di Diego Armando Maradona arrivata purtroppo in queste ore, la vicenda delle foto scattata dagli addetti addetti alle onoranze funebri con il calciatore nella bara ha suscitato l’indignazione di tutti: arrivano le scuse di uno dei responsabili.
Sono stati definiti come “i selfie della vergogna”, gli scatti che mostrano gli addetti alle onoranze funebri accanto alla bara dove riposa senza vita il corpo del Pibe De Oro. Dopo lo scoppio del caso e la relativa polemica, arrivano le dichiarazioni e le scuse dei protagonisti.
I suddetti scatti mostrano Fernandez sullo sfondo e il figlio, in posa col sorriso e il pollice alzato. Un gesto che ha dato vita a insulti e critiche, e che avrebbe provocato anche il licenziamento degli interessati. Proprio Fernandez è stato sentito in diretta radiofonica dove ha provato a spiegare il proprio gesto.
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Maradona, selfie shock degli addetti alle onoranze funebri, le scuse: “Mi prendo tutta la responsabilità”
Una vicenda che ha comprensibilmente dato vita a critiche da ogni parte del mondo, quella che vede coinvolti gli addetti alle onoranze funebri che si sono scattati dei selfie accanto al corpo senza vita di Diego Armando Maradona, scomparso purtroppo in queste ore.
Il gesto, la foto e il pollice alzato sono stati visti come offesa alla memoria del calciatore, mentre il mondo intero piangeva la sua scomparsa.
Sulla vicenda, in diretta radiofonica, si è espresso uno dei responsabili, Fernandez, che ha spiegato: “Ci stavamo accomodando prima di prenderlo e mio figlio, come ogni bambino, ha alzato il pollice e hanno scattato la foto. Chiedo a tutti rispetto e perdono”.
Quest’ultimo ha provato a replicare alle critiche cercando comprensione, e ha svelato il profondo legame con la famiglia del campione: “Senti, ho servito il padre di Maradona, suo cognato. Sono sempre “stato” dalla parte di Maradona, non mi sono comportato male nella vita essendo il mio idolo, non lo farò quando morirà. Non è mia intenzione.”
Successivamente si dice consapevole che molti si sono sentiti offesi o hanno provato fastidio per il gesto, aggiungendo che in quel momento, con i nervi, pensava che Diego stesse “bene”.
Fernandez spiega poi la dinamica dello scatto: “Se vedi la foto, ho solo alzato la testa perché mi hanno chiamato. È stato qualcosa di istantaneo”.
La persona in questione sottolinea che non è una di quelle persone che pensa a scattarsi una foto con il defunto, e aggiunge: “non avrei mai pensato che l’avrebbero caricata o trasmessa a un gruppo”.
Infine, Fernandez si assume le proprie responsabilità per il festo e chiarisce che l’azienda che ha proceduto con il trasporto della salma non ne ha alcuna: “Non è colpa loro, mi prendo tutta la responsabilità”.
L’azienda, stando a quanto riferisce, ha già lavorato con le famiglie Maradona e Villafane e non si sono mai verificati problemi.
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