L’ex difensore della Juventus e dalla nazionale parla della scomparsa di Diego Armando Maradona, e dice delle cose molto particolari.
Antonio Cabrini ha voluto ricordare Diego Armando Maradona, parlando ad una tv irpina. Spesso avversario di Maradona, Cabrini, campione del mondo con la nazionale nel 1982 e per decenni difensore della Juventus, ne ha elogiato le doti umane, oltre che di assoluto fuoriclasse. Ne ha sottolineato le qualità umane, spiegando quanto sapesse essere un gran gentiluomo, sempre misurato, mai sopra le righe, in quanto ad atteggiamenti in campo. Chiaramente, parliamo di atteggiamenti, non puramente calcistici, perchè li, le righe erano sotto eccome.
Cabrini poi si infila in un discorso abbastanza incomprensibile per certi versi, comprensibile soltanto a chi è convinto che l’ambiente juventino sia il migliore del mondo. Il bell’Antonio, in pratica dice che se fosse andato alla Juve, invece che al Napoli, oggi sarebbe ancora vivo. Esatto, Maradona sarebbe morto, l’altro ieri, perchè in passato, in quella particolare fase della sua vita, ha giocato nel Napoli e non nella Juve, da qualsiasi altra parte forse, ma non nella Juve.
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Morte Maradona, Cabrini su di giri: “Amore di Napoli malato”
Antonio Cabrini prova realmente a spiegare la cosa, parla dell’amore che la città di Napoli ha dato a Maradona, un amore folle, esasperato, malato. Un amore che probabilmente ha schiacciato il campione, portandolo agli eccessi e poi a determinati atteggiamenti e scelte nella sua vita. A Torino invece non sarebbe successo spiega Cabrini, ma non per la società, per l’ambiente, in generale, molto meno, molesto a questo punto, molto più sano probabilmente, nella sua visione delle cose.
Ormai di Diego Armando Maradona, stanno parlando tutti, ed ognuno aggiunge qualcosa, spesso incomprensibile. Ma del resto, le posizioni di chi crede che un determinato posto sia il migliore del mondo, restano quelle, in ogni situazione, in ogni caso. Beati voi.
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