“Ferite di rara brutalità sul corpo” Minorenne stupra la sua educatrice

Violentata con estrema violenza dal minorenne che assistiva in un centro di recupero per ex carcerati. E’ successo in Romagna.

Una notte di terrore, la violenza brutale sul corpo prima di riuscire a scappare. Violentata da quello stesso ragazzo minorenne che stava aiutando a recuperare la vita dopo la dura esperienza del carcere. Era la sua educatrice ed è stata trascinata nella stanza del ragazzo che poi l’avrebbe violentata a più riprese. La donna è riuscita a chiedere aiuto soltanto quando lui ha deciso che era finita lì.

Il ragazzo è tornato in carcere, a Bologna, al minorile del Pratello. Cosa l’abbia spinto a compiere un gesto simile nei confronti di una donna che lo aveva sempre aiutato, è compito degli inquirenti stabilirlo. Come sempre accade in questi casi, il minorenne (straniero) ha sì ammesso di avere avuto un rapporto sessuale con la sua educatrice, ma che questa era consenziente.

Le ferite sul corpo della ragazza, hanno poi fugato ogni dubbio.

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“Ferite di rara brutalità sul corpo” Minorenne stupra la sua educatrice e torna in carcere minorile

La donna ha provato più volte a scappare dal suo aggressore, ma non ci è mai riuscita, è stato il minore a lasciarla andare dopo una notte di violenza e di terrore. A quel punto, la vittima si è precipitata subito al pronto soccorso, denunciando quanto accaduto. I medici hanno subito che si trattava di uno stupro.

Il ragazzo l’avrebbe trascinata nella sua stanza con la forza e poi l’avrebbe costretta a rimanere, abusando di lei più volte. Ai medici non è servito molto tempo per individuare la violenza: i segni lasciati dalla brutalità del ragazzo erano visibili anche senza ricorrere ad accertamenti più specifici. Il personale del pronto soccorso ha descritto infatti ferite di una rara brutalità.4

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