Vaccino anti Covid, c’è il piano: niente panico, ecco chi lo prenderà per primo

In attesa dell’arrivo in Italia del vaccino o dei vaccini anti Covid, il governo ha già pronto il piano per la distribuzione.

A sentire le grandi aziende farmaceutiche che se ne stanno occupando, sembra ormai imminente l’arrivo del vaccino anti Covid. Poco importa se c’è in atto una strategica guerra dei numeri per cui se per un’azienda il vaccino è sicuro al 94.5%, per quella concorrente è 95%. Risolte le scaramucce e con il vaccino in casa, il Governo ha già in mente quale sarà il metodo di distribuzione.

Tra le priorità dell’esecutivo c’è quella di “somministrare il vaccino anti-Covid direttamente nelle strutture ospedaliere e, tramite unità mobili, nei presidi residenziali per anziani“. E’ già scritto nel Piano per i vaccini contro il coronavirus che il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, ha inviato ai presidenti delle Regioni e ai ministri della Salute e degli Affari Regionali.

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Vaccino anti Covid, c’è il piano: prima ospedali e anziani poi tutti gli altri

I primi ad essere vaccinati, dunque, saranno gli operatori e i pazienti degli ospedali e gli anziani nelle Rsa. “Appare prioritario – scrive il commissario Arcuri – salvaguardare quei luoghi che nel corso della pandemia hanno rappresentato il principale canale di contagio e diffusione del virus, quali a titolo esemplificativo gli ospedali e i presidi residenziali per anziani. A tal fine si potrebbe prevedere in questa prima fase di somministrare il vaccino direttamente nelle strutture ospedaliere e, tramite unità mobili, nei presidi residenziali”.

Per tutti gli altri sono previsti i drive-in e anche in questo caso si darà la precdenza ai “soggetti più fragili”. Saranno previste modalità differenti di somministrazione, in linea con l’ordinaria gestione vaccinale attraverso una campagna su larga scala grazie ai drive-through.

I presidi ospedalieri scelti per la somministrazione delle dosi “dovranno essere in condizione di vaccinare almeno 2.000 persone (o più persone ma con multipli di 1.000) in 15 giorni”. Le strutture in questione – conclude Arcuri – dovranno avere anche disponibilità al loro interno di congelatori, con specifiche caratteristiche che permettono temperature fino a -75 gradi, ed il relativo volume di spazio disponibile”.

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