Coronavirus, 15 novembre: altre 546 morti evitabili, Covid in Italia già nel 2019

Secondo uno studio autorevole dei ricercatori di Milano e Siena, il coronavirus era già  in Italia nel 2019. Il bollettino del 15 novembre.

Il coronavirus circolava in Italia già a settembre 2019, quindi molti mesi prima di quanto si è pensato finora, e molto prima che a Wuhan. La conferma arriva da uno studio dell’Istituto dei tumori di Milano e dell’università di Siena, che come primo firmatario ha nientemeno che il direttore scientifico Giovanni Apolone, pubblicato sulla rivista Tumori Journal.

Sono stati analizzati i campioni di 959 persone, tutte asintomatiche, che avevano partecipato agli screening per il tumore al polmone tra settembre 2019 e marzo 2020, l’11,6% (111 su 959) di queste persone aveva gli anticorpi al coronavirus, di cui il 14% già a settembre, il 30% nella seconda settimana di febbraio 2020, e il maggior numero (53,2%) in Lombardia.

Questo dimostra dunque che il Covid ha iniziato a circolare in Italia già diversi mesi prima che venisse identificato il primo malato a febbraio, a Codogno, e di fatto riscrive per intero il percorso pandemico del virus. Non solo: se questi campioni esaminati non fossero stati – per loro fortuna – asintomatici ma si fossero ammalati, probabilmente si sarebbe scongiurato l’espolosione di contagi e si sarebbero evitati migliaia di morti.

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Coronavirus, 15 novembre: altre morti evitabili, Covid in Italia già nel 2019. Il bollettino

I nuovi positivi sono 33.979 su 195.275 TAMPONI. 546 i decessi nelle ultime 24 ore.

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