“Vi auguro il cancro, buona chemio” Insegnanti contro chi indossa la mascherina

Attacco senza vergogna di due insegnanti, marito e moglie, contro a chi indossa la mascherina e crede all’esistenza del Covid.

Negazionisti all’attacco. E non negazionisti qualunque ma addirittura due insegnanti di liceo, marito e moglie che dovrebbero essere educatori ma si trasformano in persecutori. Parole pesanti le loro, che avranno ripercussioni severe perché certe cose non devono succedere all’interno di una scuola. Scritte ingiuriose e auguri di morte che fanno rabbrividire. E’ successo al liceo Federico II di Svevia di Melfi, in Basilicata.

“Pandementi” e “Covidioti”. Sono le parole più ‘gentili’ dei due sui social all’indirizzo di chi indossa la mascherina e crede nell’esistenza del Covid. A denunciare l’accaduto, l’Unione degli Studenti. I due docenti hanno anche augurato il cancro agli allievi. L’istituto superiore della cittadina lucana ha avviato un’indagine interna per scoprire cosa è realmente successo, anche se carta canta e i dubbi sono pochi, basta leggere un commento Messenger dei due negazionisti.

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Il liceo ovviamente ha preso le distanze da queste vergognose affermazioni, e ora vuole capire se durante le lezioni la coppia abbia trasgredito le regole togliendo la mascherina o incoraggiando gli studenti a non portarla. Tutto il mondo scolastico ha condiviso l’indignazione per le parole degli insegnanti. Dal portavoce nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, la proposta di cacciarli definitivamente dalla scuola perché non ne sono degni. L’esposto è destinato ad arrivare sul tavolo della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Saranno documentati tutti i messaggi di marito e moglie. «Sei sempre stata una povera ritardata… Una come te non poteva che essere una Covidiota… Del vostro virus da quattro soldi che non causa nemmeno un raffreddore ce ne sbattiamo. Io non auguro a nessuno il Coviddi, perché è meno di un raffreddore, ma il cancro sì. Buona chemio», si legge in uno dei messaggi.

«Ben due docenti coniugati sostengono sui loro profili social che quella che stiamo vivendo sia una ‘dittatura sanitaria’ – scrivono sulla pagina Facebook i responsabili dell’Unione degli Studenti – e tutti coloro che indossano la mascherina so no ritenuti dagli stessi ‘Covidioti’ e ‘Pandementi’, senza ovviamente dimenticare di definire la stessa mascherina come un ‘bavaglio’ e riferendo, nei confronti degli stessi alunni che commentano esprimendo il loro disaccordo, termini quali ‘ritardati’ ed addirittura augurando il ‘Cancro’ ad alcuni studenti».

«La nostra è una scuola meravigliosa, non è la scuola dei docenti che insultano i ragazzi, è la scuola della cultura, dell’allegria, della collaborazione con i professori – ha detto il rappresentante degli studenti, Antonio Simonetti –  Come in ogni grande famiglia, può capitare che ci sia qualcosa che non va ed è giusto che ogni problema venga risolto e per fortuna non siamo mai stati soli in questo, dirigente e professori sono sempre stati dalla nostra parte […]

La vigilanza – continua – è ed è sempre stata alta su tutto quello che i docenti e gli alunni facevano nella scuola ed è probabilmente anche per questo che la scuola ha funzionato. Se comportamenti del genere fossero avvenuti all’interno dell’istituto, sono sicuro che tutti gli organi competenti avrebbero preso immediatamente i provvedimenti del caso».

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