Lire da 10 centesimi, oggi valgono una fortuna: la quotazione aggiornata

I 10 centesimi di Lire hanno un valore pari quasi a quello di un mensile. Andiamo a conoscere meglio la storia di questa moneta e la sua quotazione

10 centesimi di Lire

Ci sono alcune monete di cui ricordiamo a stento l’esistenza, ma che rappresentano delle vere e proprie miniere d’oro, anzi di euro. Un esempio in tal senso è quello inerente la moneta da 10 centesimi di Lire del seconda metà del 1800. In particolare hanno un valore molto alto quelle coniate tra il 1862 e il 1866, ovvero poco dopo l’unità d’Italia. 

Partendo dalla regina in tal senso, la monetina da 10 centesimi Vittorio Emanuele II 1862 è decisamente rara. In passato veniva chiamata “Palancone”, “Due Soldi” e “Soldone” e fu coniata per agevolare i piccoli scambi quotidiani. Venivano prodotte anche da Zecche estere (così come quelle degli anni successivi) vista la necessità di tiratura elevata di cui aveva bisogno il paese.

Eccetto quelle di Parigi e Bruxelles ognuna metteva sulle monete delle “impronte” (nello specifico una lettera) per far capire la provenienza. Milano aveva la “M”, Napoli la “N”, Torino la “T”, Strasburgo la “OM” e Birmingham la “H”.

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Monete 10 centesimi di Lire quanto valgono ad oggi?

I 10 centesimi del 1862 uscirono dalla Zecca di Milano e Strasburgo, mentre quelli del 1863 esclusivamente dalla sede francese. Ritornando alla moneta dedicata a Vittorio Emanuele II, c’era appunto disegnato il sovrano senza corona, con pizzetto e baffi rivolti a sinistra. Sopra appariva la scritta “Vittorio Emanuele II Re d’Italia”. Inoltre era presenta la dicitura 10 centesimi e avevano un peso di 10 grammi e un diametro di 30 millimetri.

Ma quanto vale oggi? Ovviamente dipende dallo stato in cui si presenta. Più si avvicinerà al Fior di Conio (massima condizione di conservazione) più sarà alto il guadagno. Anno e città di produzione e naturalmente la tiratura fanno il resto.

Dunque per le serie di Strasburgo del 1862 e di Parigi del 1866 si va da un minimo di 10 euro se presentano una conservazione molto bella ad un massimo di 800 euro se ritenute a Fior di Conio. Nel mezzo ci sono le valutazioni bellissime e splendide che fruttano rispettivamente 50 e 150 euro.

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