Coronavirus, San Marino non chiude e a Rimini scoppia la protesta

La piccola repubblica fa di testa sua, e lascia aperti bar, ristoranti ed uffici pubblici, sottolineando il rispetto del distanziamento.

San Marino
San Marino (Facebook)

C’è una repubblica autonoma, in piena Italia, confinante con province italiane, di fatto geograficamente sopra la riviera romagnola, con tanto di quotidiani frontalieri, che però per quel che riguarda le misure promosse dall’ultimo dpcm fa di testa sua. Bar e ristoranti aperti dopo le 18, uffici pubblici aperti, l’importante spiegano dalle locali istituzioni è mantenere la distanza minima di sicurezza, il cosiddetto distanziamento insomma.

Molte le polemiche seguite all’atteggiamento della piccola repubblica, ma dal Governo sanmarinese fanno sapere che la situazione nel piccolo stato è assolutamente sotto controllo, che il tracciamento è di facile fattura perchè la popolazione è di numero esiguo, e che quindi non sussistono quelle condizioni che consentirebbero l’attuazione di regole e misure severe in merito al contenimento della vita sociale.

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San Marino non chiude, ristoratori indignati a Rimini

Se San Marino non risponde alle logiche italiche, e si gode bar e ristoranti aperti dopo le 18, nella vicina, anzi vicinissima Rimini il clima non è altrettanto disteso e rilassato. Anzi, i ristoratori e titolari di bar della cittadina romagnola sarebbero sul piede di guerra, perchè il fatto che i sanmarinesi restino aperti dopo le 18 rappresenta per loro un grave smacco. Una sorta di concorrenza sleale, come qualcuno si affrettato a definire.

In effetti la situazione è al limite del surreale, territori confinanti che godono di trattamenti diversi, imprenditori costretti a chiudere bottega da un lato, imprenditori che si godono i clienti dall’altro. Niente di più assurdo, se ci pensate bene. La protesta quindi monta anche in riviera, ma soltanto da una parte, dall’altra, si sta bene e non si chiude, nemmeno per coronavirus.

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