Coronavirus, nuova stima riguardo a mortalità: i dubbi dell’ambiente

Una nuova stima riguardante il tasso di mortalità da Covid19 ha acceso il dibattito nella comunità scientifica. Pareri discordi si scontrano in nome dell’effettiva letalità del virus.

La comunità scientifica si interroga sul reale tasso di mortalità attuale del Covid19. Nella prima fase si era parlato di un tasso di mortalità accentuato nella fascia ultra settantenne, ed infatti sempre nel corso della prima ondata si è avuto un numero di morti per Covid19 tra le persone anziane, spaventosamente superiore rispetto a quello riscontrato in fasce d’età più giovani. Un dato che paradossalmente ha fatto abbassare la guardia ad una certa determinata categoria di persone, in merito alla pericolosità effettiva del virus.

Nella prima fase della seconda ondata si è notata invece una sorta di inversione di tendenza per ciò che riguarda le fasce più giovani della popolazione. A questo punto infatti, anche nell’opinione pubblica si è iniziato a guardare al virus, come qualcosa di molto più realistico in quanto a mortalità. Se prima la frase di rito era “tanto muoiono solo gli anziani” oggi la situazione viene vista con occhi completamente diversi, ed il timore ovviamente sale.

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Coronavirus, nuova stima riguardo a mortalità: i dubbi dell’ambiente, i conti non tornano

Oggi, secondo la stima riportata da John Ioannidis, della Stanford University, il tasso di mortalità tra quelli che sono considerati gli under 70, sarebbe soltanto lo 0,31%, un dato che considerato sul valore medio arriverebbe allo 0,05%. Pronta la risposta dei colleghi scienziati, che si sono subito ribellati alla stima considerando i calcoli di Ioannis poco affidabili perchè basati su stime non valide, perchè non hanno conto di determinati fattori.

Il walzer dei numeri e delle percentuali insomma riprende con le due o tre parti contendenti certe della propria visione delle cose. Al momento quello che tiene più di tutto, è il tasso dei contagi, ancora in forte asceso, su questo, almeno su questo si immagina siano tutti, ma proprio tutti d’accordo.

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