“Dobbiamo venì a casa tua?” Arrestati a Roma i Casamonica, la Raggi: “Bravi!”

Arrestati altri appartenenti al clan Casamonica insieme ad alcuni Di Silvio: usura, minacce e spaccio le accuse contro di loro.

Il metodo di stampo mafioso e intimidatorio era sempre lo stesso: chi aveva comprato la droga senza pagarla o chi aveva ricevuto una somma in prestito, o restituiva il dovuto o finiva nelle grinfie dei Casamonica o dei Di Silvio. E’ questo il modus operandi delineato dalla Dda che caraterizzava una delle famiglie sinte più potenti della Capitale.

Uomini e donne che erano capaci di terrorizzare le loro vittime anche se tutte vittime non erano dal momento che tra i minacciati c’erano anche tossicodipendenti che non pagavano la droga. Sei appartenenti al clan Casamonica/Di Silvio sono finiti questa mattina in manette in un’operazione coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma.

I sei sono ritenuti responsabili a vario titolo di estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria e spaccio di sostanze stupefacenti.

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“Dobbiamo venì a casa tua?” Arrestati a Roma i Casamonica, la sindaca Raggi esulta

Sembra che uno dei sei arrestati e portati direttamente in carcere, fu coinvolto nell’aggressione avvenuta nel 2018 al Roxy bar, alla Romanina. «Grazie a Polizia e Dda per blitz che ha portato ad arresto di sei persone del clan Casamonica. Sono accusati di estorsione aggravata da metodo mafioso, usura, spaccio. Un arrestato coinvolto anche in raid al Roxy bar. A Roma non c’è spazio per criminalità», ha commentato su Twitter la sindaca Virginia Raggi.

Per l’aggressione del Roxy bar ci furono alcuni arresti, e per questo motivo Ivana Casamonica aveva preteso da un loro abituale «cliente» somme di denaro per sostenere le spese legali dei figli detenuti.

Inoltre, a causa del mancato pagamento dei debiti maturati per l’acquisto dello stupefacente, una vittima è stata minacciata attraverso un messaggio lasciato sulla segreteria telefonica da Alfredo Di Silvio: «…che cazzo ti sei messo in testa aoooò…ma che ti dobbiamo veni a casa? Te dobbiamo venì a bussà a casa tua? Ao! Se domani mattina non vieni qua…te veniamo a casa…mò hai rotto il cazzo eh!». Più o meno lo stesso tono usato da Ivana «fa come vuoi…guarda tanto lo so dove stai a me non me interessa, a me non me interessa poi quello che succede … lo sai che te volemo bene, lo sai, lo sai bene».

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