Costretto a chiudere dopo l’ultimo Dpcm: “guardate come avete ridotto papà”

Ha commosso il web, il post scritto dalla figlia di un imprenditore, che dovrà chiudere i battenti dopo l’ultimo Dpcm.

Costretto a chiudere dopo l'ultimo Dpcm: il post commovente di sua figlia
Giuseppe Tonon (Fonte foto: web)

Un Dpcm che non chiude totalmente, ma taglia le gambe a tanti. Forse, data la curva dei contagi causati dal Covid-19, il Governo per ora non poteva far di meglio, ma la ristorazione, dopo il primo lockdown di marzo, resta in ginocchio.

Bar, ristoranti e similari, chiudono da oggi alle ore 18, perdendo tantissima clientela, mentre dovranno comunque sostenere i costi. A Treviso, uno storico ristoratore, Giuseppe Tonon, per tutti Beppo, ha dovuto dire stop e chiudere i battenti, della sua Ca’ Lozzio di Oderzo, gelateria-ristorante.

La figlia, Elena, ha dedicato un post al padre, con tanto di foto (quella che vedete) che ritrae tutta la disperazione dell’uomo. Il post, sta facendo il giro del web.

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Elena Tonon: “Questo è mio papà”

Questo è mio papà. Un uomo che si è fatto dal niente, dalla povertà di una famiglia di mezzadri veneti. – Scrive oggi Elena, la figlia di Giuseppe – Una famiglia numerosa dove le donne dicevano che non avevano fame pur di lasciare il cibo ai figli. Gente umile, senza tanti fronzoli per la testa. Gente che è partita dall’Italia giovane, lontano dalla famiglia, verso la Germania dove ha deciso di imparare un mestiere e di riportarne le conoscenze acquisite qui in Italia. Perché quando ami un Paese poi ci ritorni”.

Fa tanto male, poter leggere di una famiglia che non conosce il proprio futuro, dopo tanti anni di sacrifici da parte del padre. Elena racconta poi, che dopo la lettura dell’ultimo Dpcm, Beppo avrebbe detto affranto: Questa è la mazzata finale“. Ma non tutti si sono arresi: due palestre del Nord-Italia, oggi non hanno tenuto le saracinesche abbassate, urlando tutto il loro dissenso.

Anche Elena, nel finale della propria lettera rivolta al padre, ma anche ai tanti lettori, mette poi in vista tutta la propria forza: “A me dispiace – scrive Elena a proposito di chi, con questa pandemia, ha perso la vita – , ma io non ci sto. Alla gente come me, quella con un po’ di sensibilità, gli si spezza il cuore. Non siamo gente che va a dire in giro che il Covid non esiste, siamo gente che ha sempre avuto una dignità. E la rivogliamo. Ce la faremo papà!”.

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