Campania, dopo le scuole De Luca chiude anche Halloween: “imbecillità”

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ancora protagonista per via delle sue decisioni: dopo la scuola vuole chiudere Haloween.

In Campania chiude anche Halloween: “americanata che è monumento all’imbecillità”. Il governatore Vincenzo De Luca non fa più sconti, la situazione contagi da coronavirus è al limite del collasso, non c’è tempo da perdere. E allora dopo le scuole, il presidente cerca di chiudere tutto il possibile, a partire dalle cose per lui inutili come la festa del ‘dolcetto o scherzetto’.

Oggi De Luca, attraverso una diretta su Facebook ha parlato della seconda ondata di contagi che sta investendo l’Italia intera, e non solo la sua Campania: “Le mezze misure non servono più a niente – ha detto prima prendiamo decisioni forti meglio è. Più ritardiamo più ci avviciniamo al momento in cui saremo costretti a prendere decisioni ancora più gravi ma con l’acqua alla gola […]

De Luca è convinto non ci sia più tempo daperdere: E’ responsabile prendere oggi decisioni difficili senza aspettare oltre – ha ribadito La situazione demografica campana è molto delicata, guai a noi se perdiamo controllo sull’area metropolitana di Napoli che è quella con maggior densità abitativa d’Europa. […] Perciò abbiamo preso e dobbiamo prendere decisioni di rigore prima degli altri. Obiettivo fondamentale è salvare le vite, non abbassare il numero dei contagiati. 

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Campania, dopo le scuole De Luca chiude anche Halloween: guerra alla movida

De Luca ce l’ha con la movida e farà di tutto per togliere spazio e possibilità ai giovani che vogliono divertirsi, anche in barba alle distanze di sicurezza. Nel weekend di Halloween, americanata che è monumento all’imbecillità, chiuderemo tutto alle 22. Sarà il coprifuoco, non sarà consentita neanche la mobilità. Probabilmente potremo decidere un blocco della mobilità dopo la mezzanotte anche prima di quel weekend […]

Sentiremo il Viminale, perché se decidiamo una misura del genere occorrono controlli e sanzioni rigorose. Chi diffonde l’epidemia non usando le mascherine deve essere considerato autore di un reato. Con questi numeri non si può scherzare. L’obiettivo è tenere in piedi 80-90 per cento delle attività economiche, se la gente ci aiuta indossando le mascherine ed evitando uscite irresponsabili di notte“.

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