Mini-lockdown indetto ad Arzano: i commercianti protestano in strada

Troppi contagi ad Arzano, provincia di Napoli. Il Comune decide per il lockdown, ma i commercianti non ci stanno e protestano.

Mini-lockdown indetto ad Arzano: i commercianti protestano in strada
Protesta di Arzano (Fonte foto: web)

Troppi contagi, il Comune di Arzano corre ai ripari. Lockdown deciso, con termine al 23 ottobre. Non va bene però, questo, ai commercianti della cittadina che oggi sono scesi in piazza a protestare.

La cittadina in provincia di Napoli, ha visto oggi, nonostante la pioggia, un centinaio di persone protestare per le strade del Comune. Tutti, sono andati verso la Rotonda di Arzano, snodo fondamentale per il raggiungimento dell’area Napoli Nord, dove è stato bloccato il passaggio delle auto.

Chi manifesta, ha bloccato il passaggio verso l’Asse Mediano, protestando contro la chiusura di tutti gli esercizi commerciali ad eccezion fatta dei negozi di beni di prima necessità, senza divieti di uscita per i comuni confinanti. Questo vuol dire che i cittadini arzanesi, possono tranquillamente uscire ed andare a comprare ciò che desiderano, a pochi chilometri.

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Il Governatore Bonaccini: “Pronti a lockdown parziali”

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Marco Nonno ed un esponente del partito stesso, Giuseppe D’Angelo, hanno preparato una nota congiunta di vicinanza ai commercianti: “L’ordinanza della commissione straordinaria del Comune di Arzano che, di fatto, chiude tutte le attività del territorio sino al prossimo 23 di ottobre, è un modo per ‘ammazzare’ l’economia locale e non per fermare il propagarsi del contagio, visto che i cittadini arzanesi si muoveranno verso i comuni limitrofi per poter soddisfare le proprie necessità”.

Ed ancora, si legge: Questa ordinanza va quantomeno rivista. Si proceda, anche tramite la protezione civile, ad effettuare più tamponi per strada in punti prestabiliti e più controlli sul territorio attraverso le forze dell’ordine. Solo così si può pensare di contenere il contagio senza distruggere il territorio”.

Sembra invece d’accordo con tali decisioni, il Governatore della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che accoglierebbe l’idea di possibli mini-lockdown. Il presidente regionale, ha affermato: “Bisogna essere pronti a lockdown parziali, molto parziali. Un lockdown generalizzato”. Soluzione, quella dei lockdown parziali, suggerita anche dallo stesso prof. Galli.

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