Ieri su Forum, il giudice è stato autore di una gaffe disastrosa che sta facendo il giro del web e che è pesantemente criticata.
La gaffe del giudice Gianfranco D’Aietti non è passata per nulla inosservata.
Il programma è ancora condotto da Barbara Palombelli, ma nei mesti estivi era girata voce che Rita Dalla Chiesa potesse fare un suo trionfante ritorno nella trasmissione, cosa che non si è verificata.
Come ogni anno sono tantissime le storie che vengono affrontate all’interno del programma, molte dele quali sono di natura quotidiana e il pubblico a casa riesce facilmente ad immedesimarsi.
Nell’ultima storia, quella di ieri, si parlava della relazione tra Paolo e Filomena, divorziati da qualche anno e con un figlio sedicenne, Raffaele.
I due si sono rivolti al giudice di Forum perché il padre non è d’accordo con i metodi educativi della madre, la quale segue una corrente molto specifica, la ginerchia, che teorizza la superiorità della donna sull’uomo.
Il ragazzo, dal momento che è il diretto interessato, è intervenuto in studio ribadendo di essere d’accordo con la madre.
Infatti l’adolescente ha dichiarato di occuparsi anche lui delle faccende domestiche e di aiutare in casa la madre come può.
A quel punto il giudice D’Aietti è intervenuto, ponendo una serie di domande al ragazzo che hanno sconvolto il web.
Il giudice voleva comprendere se, l’educazione impartita dalla madre, potesse aver influenzato l’evoluzione psicologica e sessuale del ragazzo.
Ecco allora che il giudice si è lanciato in una serie di domande incredibili e che hanno fatto rivoltare i social.
Ecco cosa ha detto: “Quindi fidanzatine non ne ha avute fino ad adesso? Lei però ha tendenze normali? Non fa outing? Non ritiene di essere gay, no?“
Anche Barbara Palombelli, alle parole del giudice è rimasta sconvolta, sgranando gli occhi e rimanendo impietrita da quelle frasi.
Ovviamente le domande del giudice stanno facendo il giro dei social e sono tantissimi i video in cui si mostra l’uomo di legge pronunciare queste parole che in molti, anche giustamente, reputano mortificatorie nei confronti del ragazzo