Incinta, il marito la fa tatuare sulla pancia, spacca la culla e uccide lei e il bimbo

La diciannovenne è stata trovata senza vita, secondo la famiglia sarebbe stato il marito, già noto per comportamenti violenti.

Elizabeth Garrow (Fonte foto: web)

Un uomo conosciuto su Facebook, la voglia di sposarlo subito, poi, il controllo e le violenze. Questi, gli ultimi anni di vita della diciannovenne, Elizabeth Garrow, descritta dalla sorella Melissa. La ragazza, è stata trovata priva di vita dalla polizia di New York.

L’ultima volta che Elizabeth sarebbe stata vista per le strade della città, risalirebbe al 23 settembre scorso, poi la scoperta. La diciannovenne, non lascia soltanto la sua amata figlia di un anno, ma era anche incinta di un secondo bambino. Per ora, tutti gli indizi porterebbero al marito.

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Polizia di New York (Fonte foto: Getty Images)

A parlare, dopo la scoperta del decesso della giovane Elizabeth, è stata Melissa Bush, sua sorella. Lei e i familiari, avrebbero allarmato la polizia, il 24 settembre, visto che non riuscivano a contattare la ragazza. Intanto, secondo fonti vicine all’ufficio dello sceriffo della contea di Madison, la causa del decesso di Elizabeth, sarebbe stata omicidio, visto che il corpo presentava diverse ferite “compatibili con delle coltellate“.

Per adesso, dalla contea di Madison, fanno sapere che l’unica persona indagata è il marito della diciannovenne, George McDonald Jr., già noto alle forze dell’ordine dal 2019, quando l’uomo fu arrestato per aggressione ai danni di un bambino. Lui, secondo la sorella della ragazza deceduta, avrebbe voluto sposarla subito, costringendola successivamente a tatuarsi il suo nome sul corpo.

Poi, stando sempre alle voci delle sorelle di Elizabeth, Melissa ed Emily, sarebbe diventato sempre più violento, picchiandola diverse volte. “L’ho letteralmente supplicata di lasciarlo”, confida in un’intervista alle tv locali Melissa, ma lui era finito solo per diventare più violento. Avrebbe apostrofato le sorelle della moglie, ridicolizzato sua figlia, fino ad arrivare a spaccare la sua culla e tagliare il materasso. Un messaggio, scritto da Elizabeth a sua sorella, l’8 settembre 2020, recita: George ieri mi ha davvero soffocata, sono stata fregata”.

Infine, stando ad alcuni messaggi lasciati su Facebook dalla diciannovenne, pare che finalmente lei si era stufata di questa repressione, decidendo di divorziare. Dopo esser stata ancora una volta picchiata, McDonald era stato punito con un ordine restrittivo, che a quanto pare avrebbe violato, dal momento in cui questo prevedeva, che lui non si sarebbe potuto avvicinare più a sua moglie. Ora, la sorella di Elizabeth ha un messaggio per tutte le donne che subiscono violenze: Denunciate, prima che si arrivi a questo.

Purtroppo, non ha avuto un lieto fine come la storia di Monza, l’ennesimo caso di violenza domestica. Nella cittadina lombarda invece, un bambino di soli tre anni, è riuscito a mettere in salvo sua madre, ripetutamente picchiata dal papà, ora in carcere.

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