Se ammetti di essere colpevole di pedofilia ti dimezzano la pena

Il caso si è verificato in Australia dove vige una particolare normativa riguardante l’ammissione di colpa. I due pedofili coinvolti potrebbero ottenere un consistente sconto della pena

Pedofili

La giustizia non indigna solo in Italia, ma anche in Australia dove notoriamente l’organizzazione e la qualità della vita hanno degli standard piuttosto elevati. A lasciare perplessi è il caso dei due pedofili Dylan McCrossin e Mark Gray, che con la loro ammissione di colpa potrebbero ricevere uno sconto della pena addirittura del 40%. 

Il primo 40 anni è un insegnante di sostegno in diverse scuole della regione di Adelaide. Ha ammesso dinanzi alla Corte di essere in possesso di materiale pedopornografico. Il secondo più attempato (56 anni) ha dichiarato di aver prodotto e diffuso materiale riguardante lo sfruttamento sessuale dei minorenni. 

Nello stato australiano attualmente vige una legge che concede all’imputato il dimezzamento (o quasi) della pena in caso di confessione. Proprio in questo periodo però è prossima all’approvazione una modifica che riduce al 25% lo sconto massimo in caso di ammissione di colpevolezza. Motivo per cui i due pedofili si sono affrettati a deporre le proprie malefatte.

Dimezzamento pena ai pedofili: i precedenti in Australia

Australia
Fonte Pixabay

Dunque non si tratta di un inedito in Australia, bensì di una pratica ormai radicata, che fa molto discutere visto di fatto permette a delinquenti di qualsiasi tipo di non pagare le loro colpe così come meriterebbero.

Nelle scorse settimane ad esempio il 35enne Matthew James McIntyre, reo di aver abusato e messo incinta una 13enne è stato condannato a meno di 2 anni di carcere. Tutto questo solo perché ha confessato. Incredibile.

Altro caso che ha destato perplessità è quello di Paul Klosowski 46 anni. Ha ucciso il figlio di 19 anni e la fidanzata. L’ammissione di colpa gli ha fatto risparmiare quasi la metà della pena.

Una legge che tutela troppo chi commette dei crimini, per questo è in fase di modifica. Il premier del South Australia Steven Marshall ha proposto questa riforma in parlamento da diverso tempo e aspetta speranzoso la risposta del partito laburista all’opposizione.

Andare avanti in questo è oggettivamente scorretto nei confronti delle vittime e dà ai malviventi un pretesto per poter fare ciò che si vuole. Tanto male che vada si confessa e si ottiene un consistente sconto.

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