Caso Marco Vannini, la madre del ragazzo: “Ancora bugie da parte degli assassini”

Marina Conte, la madre di Marco Vannini, ha commentato duramente l’ennesima dichiarazione da parte della difesa dei Ciontoli

Caso Marco Vannini, la madre del ragazzo: "Ancora bugie da parte degli assassini"
Marina Conte e Marco Vannini (Fonte foto: web)

Ha parlato subito dopo le ultime dichiarazioni della difesa, Marina Conte, madre di Marco Vannini, ucciso all’età di vent’anni, in casa della sua fidanzata. Le parole della difesa di Ciontoli, non sono piaciute affatto alla genitrice del suo figlio unico.

La donna, dichiara di non aver mai chiesto vendetta, ma quanto meno serietà e che la verità venisse fuori, perché giustizia sia fatta. Ma la verità, dice la donna è quella processuale e quindi almeno ora la famiglia, vorrebbe giustizia.

La madre di Marco Vannini: “Vergognoso dire che vogliamo vendetta”

L’arresto di Ciontoli (Fonte foto: web)

“È la prima volta che sento per intero la requisitoria della difesa dei Ciontoli. Mi ha fatto molto male. Quando sento che parlano di Marco dicendo che non urlava, se non con accenni all’ultimo momento, vorrei tanto dire loro ‘vorrei vedere se ti sparano e nell’immediatezza dei fatti se le urla ci stanno o no’. Sfido chiunque a essere sparato anche su un braccio e a non urlare”. Commenta così, con un po’ di rancore, le parole della difesa, la mamma del ragazzo ucciso ben cinque anni fa.

Dopo cinque anni ancora dicono che non urlava, che hanno fatto il possibile, che più di quello non potevano fare. Ma la cosa più vergognosa è che dicono che la parte civile vuole vendetta. – Continua la donna – Noi non abbiamo mai chiesto vendetta, abbiamo sempre chiesto verità e giustizia per Marco. Purtroppo la verità è quella processuale e non sarà storica, quindi quello che chiediamo è solo giustizia. Per due genitori vivere ogni giorno quest’angoscia è massacrante, io oggi non ce la faccio nemmeno a reggermi in piedi. Dentro quella casa è successo qualcosa di allucinante, ma voglio dire una cosa: l’avvocato Ciruzzi dice che Federico Ciontoli ha chiamato subito i soccorsi, ma perché a me non ha telefonato? Perché c’è un’altra verità“.

Dall’altro lato, Vincenzo Saveriano, procuratore generale, ha richiesto una condanna esemplare per Ciontoli per omicidio volontario. Oggi, è stato il turno di uno dei legali della famiglia, che ha detto la sua. Così, Andrea Miroli: “Un abominio giuridico condannare tutta la famiglia per omicidio volontario”.

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