Coronavirus: l’Europa trema, l’Italia non viene toccata, perché? Il pensiero delle Iene

Se Madrid è vicina alla chiusura, la Francia, la Germania e la Gran Bretagna tremano, come mai l’Italia ora sta meglio delle altre?

Italia: come mai il Coronavirus ci sfiora senza toccarci? Il pensiero delle Iene
Fonte foto: (Pixabay)

Dati alla mano, secondo i quotidiani europei ed anche all’OMS, molti stati europei sono ancora piegati dall’emergenza Covid-19, mentre l’Italia non è fuori pericolo, ma nemmeno è tra quelle che se la passa peggio.

Le Iene, hanno provato a spiegarsi e spiegarci perché, secondo anche la stessa OMS, l’Italia non sarebbe ora così preoccupata, come ad esempio, Francia, Spagna e Germania.

Coronavirus: come mai ora l’Italia sta meglio delle altre?

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Mezza Francia in zona rossa, Madrid praticamente in lockdown, Johnson si ricorda ora che in Gran Bretagna potrebbero volerci delle restrizioni. Tutto mentre in Italia i dati, salvo alcune regioni, paiono essere sotto controllo. Addirittura stanno tornando i tifosi negli stadi, e l’Organizzazione Mondiale Sanitaria elogia il Paese a forma di stivale, “Esempio italiano”.

Secondo il The Telegraph, gli italiani sono stati bravi nell’uso corretto e costante delle mascherine ed ora l’Italia stessa sarebbe il paese che starebbe gestendo meglio la cosiddetta seconda ondata.

Le Iene, poi, analizzano i dati: “secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’Italia è al 14esimo posto nella lista dei paesi europei per numero di casi ogni 100mila persone nelle ultime due settimane. In testa troviamo la Spagna, seguita dalla Francia. Oggi il numero di nuovi contagi registrati è stato di 1.350, con 17 deceduti: cifre molto lontane da quelle dei nostri vicini”.

Dalla pagina Facebook del famoso programma Mediaset si apprende che se Parigi ha scelto di dichiarare zona rossa per 50 dipartimenti, in Spagna, le autorità hanno ordinato la chiusura dei parchi, e negozi, ristoranti e bar dovranno ridurre la capacità del 50%. Perché però l’Italia, nonostante i 2000 contagi al giorno di media, resterebbe tra i paesi a preoccuparsi di meno? Il Telegraph, ha intervistato anche l’italianissimo, Andrea Crisanti, professore di microbiologia all’università di Padova, per capirne di più.

“Ogni volta che individuiamo un positivo, anche se asintomatico, eseguiamo il tampone su tutti i membri della famiglia e i contatti della persona” ha spiegato il professore, tra l’altro ricordando che l’Italia non ha mai abbassato a 7 i giorni di quarantena, lasciandoli a 14. Per quanto riguarda la OMS, si fa portavoce Ranieri Guerra, che spiega che l’Italia è il paese ad aver reagito con più fermezza nella prima ondata, e che il lockdown, sta ora portando i propri frutti, a dispetto appunto, di altre Nazioni.

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