Abusava di 13enne: Don Marino sceglie Taormina come difensore ma se ne va in carcere

Confermata e definitiva la condanna a Don Marino che ha abusato di una ragazza di 13 anni. Per lui si spalancano le porte del carcere.

Aveva solamente 13 anni Giada, e nell’oratorio e in chiesa trovava quella pace e quella sicurezza di cui ha bisogno una ragazzina della sua età. Specie in un paese dove ti contano anche i passi che fai da quando esci di casa. Un paese che addirittura si era schierata al fianco del prete accusando Giada di raccontare solo bugie, chissà per quale motivo, poi.

Il paese si chiama Portacannone, in provincia di Campobasso: 2.500 anime molisane, tutti che conoscono tutto e tutti. Gli episodi di vioenza da parte di Don Marino Genova nei confronti di Giada Vitale, risalgono al 2009. La vittima aveva solo 13 anni e i reati contestati al prete pedofilo riguardano solo i tre mesi che separavano Giada dal quattordicesimo anno di età.

Tutto quello che è successo nei tre anni successivi, poteva ritenersi dalla legge ‘consenziente’ visto che la ragazza aveva ben 14 anni. La procura ha addirittura ritenuto di chiedere l’archiviazione del capo d’imputazione.

Abusava di 13enne: la sentenza definitiva, Don Marino 4 anni e 10 mesi di carcere

giada vitale

E’ notizia di pochi giorni fa, un altro arresto eccellente nel mondo della pedofilia in chiesa. Un altro ormai ex sacerdote, Don Felice La Rosa. Segno che qualcosa va nuovamente rivisto all’interno della Curia, anche se Papa Francesco ha promesso – e lo sta facendo – pene severe per i preti pedofili.

Dunque dopo il terzo grado di giudizio, è ora definitiva la condanna a 4 anni e 10 mesi di reclusione per Marino Genova. Giada Vitale all’epoca degli abusi aveva 13 anni e suonava l’organo in chiesa durante la Messa. Ora che la condanna è stata confermata dalla Cassazione, il prete andrà in carcere – era agli arresti domiciliari.

La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla difesa rappresentata dall’avvocato Carlo Taormina.

“Dopo anni di grandi sofferenze – ha poi commentato Giada – di offese ricevute da persone che mi avrebbero dovuta accogliere e supportare e che invece hanno tentato in tutti i modi d’infangare la mia persona, la Corte di Cassazione ha chiuso definitivamente questa storia indicando con pena passata in giudicato don Marino Genova colpevole […]  Sono contenta  in parte – continua la ragazza – e reputo che nei miei confronti sia stata fatta una giustizia parziale, ma accolgo questa prima vittoria come spinta per poter ancora combattere in altre sedi.

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