Maria Paola uccisa dal fratello, il fidanzato: “Perché Dio non ha chiamato me?”

Parole struggenti dei familiari di Maria Paola Gaglione e soprattutto di Ciro, il fidanzato uomo tacciato di essere una donna.

Maria Paola Gaglione è morta per amore. Il fratello Michele non sopportava che convivesse con un uomo che però si vestiva e si atteggiava da donna. Ciro Migliore, il fidanzato di Maria Paola, è disperato. “Non volevano che stessimo insieme perché dicevano che eravamo due femmine. Ma non è vero. Io non sono una femmina. Avevo 15 anni quando ho capito di essere un uomo, mi sentivo e mi sento un uomo, E Maria Paola mi ha sempre amato come uomo” – ha scritto su Instagram.

Maria Paola e Ciro si erano conosciuti nel degrado della villa di Caivano ma ben presto hanno deciso di allontanarsi da quella zona piena di malelingue e delinquenza, e sono andati a convivere ad Acerra. Il fratello maggiore di Maria Paola, Michele Antonio, non ha mai sopportato quell’amore “infetto” come lo ha definito lui stesso.

Aveva anche organizzato spedizioni punitive a casa di Ciro per ‘convincerlo’ a lasciare stare la sorella. Persino dopo avere ucciso in modo ‘preteritenzionale’ la sorella, Michele si è accanito su Ciro picchiandolo, dimenticando la sorella esanime a terra.

Maria Paola uccisa dal fratello, Ciro: “non riesco più a immaginare una vita senza te”

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Maria Paola Gaglione è morta in seguito al colpo contro un palo di ferro: era sbalzata dalla sella dello scooter guidato da Ciro, sperontata intenzionalmente dal fratello Michele. Ciro e Maria Paola si amavano da almeno tre anni e avevano deciso di lasciare Caivano. E’ lo stesso Ciro a spiegare il perché in un’intervista al Corriere della Sera.

Volevamo allontanarci dalla sua famiglia. Loro ci hanno sempre ostacolati. Non volevano che stessimo insieme perché dicevano che eravamo due femmine […] Ma non è vero – replica Ciro – Io non sono una femmina. Avevo 15 anni quando ho capito di essere un uomo, mi sentivo e mi sento un uomo, E Maria Paola mi ha sempre amato come uomo”.

I Gaglione si erano spinti addirittura fino a casa della mamma di Ciro, Rosa Buonadonna, che insieme al figlio era oggetto delle continue minacce. Nella stessa intervista al Corriere, la signora Ros, racconta: “sono perfino venuti a casa mia. Erano in cinque, c’era il fratello della ragazza, il padre e pure altri parenti. E mi hanno minacciato, hanno detto che se mio figlio non l’avesse lasciata se la sarebbero presa anche con me, mi avrebbero bruciato la bancarella. Ma io la denuncia non l’ho fatta”.

Solo la sorella di Maria Paola, Roberta, non aveva nessun pregiudizio sulla storia con Ciro, la ragazza ha scritto una frase emozionante. “Non avrei mai immaginato un destino così crudele per una persona così speciale».

Ma le parole più toccanti sono quelle di Ciro, affidate a Instagram.

Amore mio, oggi sono esattamente 3 anni di noi, 3 anni. A prenderci e lasciarsi in continuazione, avevo la mia vita come tu avevi la tua, ma non abbiamo mai smesso di amarci, dopo 3 anni ti stavo vivendo ma la vita mi ha tolto l’amore mio più grande, la mia piccola. Non posso accettarlo, perché Dio non ha chiamato me? Perché proprio a te amore mio, non riesco più a immaginare una vita senza te, non ci riesco.

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