La mamma di Willy: “hai sofferto, vero piccolo? Mi sarei fatta uccidere al posto tuo”

Ieri i funerali di Willy Monteiro e le strazianti parole della mamma che si rammarica di non essere riuscita a salvarlo e a stargli vicino.

willy e la mamma

“Lui è felice, sono certa che ci sta guardando dall’alto”. Le parole della mamma di Willy sono strazianti, un colpo al cuore per chiunque si sia appassionato alla storia del 21enne ucciso barbaramente a Colleferro, una settimana fa. La mamma racconta al quotidiano La Repubblica, il sogno di Willy. “Voleva diventare cuoco, trasferirsi a Roma […] “Willy era contento di Paliano, della scuola alberghiera e adesso del lavoro da cuoco che faceva nell’albergo di Artena. Era bravo, ogni volta tornava a casa e mi spiegava una nuova ricetta”[…] “Lui aveva tanto da vivere, ma non c’è più. Non ci sarà più. Lui è felice, sono certa che ci sta guardando dall’alto”.

La mamma si rammarica di rammarica di non aver potuto far nulla per salvare Willy. Sarebbe morta al posto suo, se fosse stato possibile. “Me lo hanno portato via in un modo orribile – ha raccontato tra le lacrime a Repubblica – Gli hanno fatto male, tanto male. Picchiato in maniera selvaggia. Avrà sofferto, chissà quanto. E lui che non poteva fare niente, a terra, indifeso. È vero Willy? Hai sofferto? Massacrato senza pietà, povero figlio mio”.

Oggi il branco che avrebbe ucciso Willy è accusato di omicidio volontario, non più preteritenzionale come all’inizio. Un’accusa gravissima con l’aggiunta dei futili motivi. I ragazzi rischiano fino a 30 anni di carcere. L’autopsia ha evidenziato che i colpi inferti sul corpo di Willy “non erano solo per far male, ma per uccidere”.

La mamma avrebbe voluto essere lì con lui, in quei terribili istanti. “Era anche tanto generoso, – dice a Repubblica – pensava sempre agli altri. Potevo salvarlo, ma non ci sono riuscita. Se fossi stata presente, se Dio mi avesse dato qualche segnale, lo avrei difeso da quel pestaggio. Mi sarei fatta uccidere e invece non c’ero, non ho salvato il mio bambino. […] Non cerchiamo vendetta, vogliamo solo giustizia”.

La mamma di Willy: “hai sofferto, vero piccolo?”, il padre: “non è morto invano se è vero che ha tentato di salvare un’altra vita”

Giornata di grande commozione, ieri a Paliano per i funerali di Willy Monteiro. Il rito funebre, celebrato da Monsignor Mauro Parmeggiani, si è tenuto presso il Campo Sportivo Comunale “Piergiorgio Tintisona”.

La famiglia di Willy aveva chiesto ai partecipanti di indossare una maglietta bianca, ed è stata accontentata «come simbolo di purezza e gioventù». Esauriti i 1.300 posti allestiti nell’area. Alle esequie erano presenti, tra gli altri, anche il presidente del consiglio, Giuseppe Conte e il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. Un applauso da brividi ha accolto la bara di Willy. Ai suoi piedi l’immagine sorridente del ragazzo. «Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio», nell l’omelia, con la lettura dal libro della Sapienza.

Al funerale non ha partecipato il padre di Willy, che si trova a Capo Verde. «Mio figlio non è morto invano se è vero che ha tentato di salvare un’altra vita». È quanto avrebbe detto il padre di Willy MonteiroArmando, all’ambasciatore di Capo Verde Jorge José de Figueiredo Goncalves.

«La famiglia – ha proseguito l’ambasciatore – è profondamente addolorata della morte del figlio. La mamma è una persona molto religiosa. È un giovane che ha lasciato buoni ricordi in tutta Italia […] Tutta la comunità capoverdiana è vicina a loro, a Capo Verde non si parla d’altro che di Willy».

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