Usa, la Polizia spara ancora all’impazzata: bersaglio un 13enne autistico

La Polizia continua a sparare negli Usa: questa volta vittima è un ragazzo autistico di soli 13 anni, ricoverato in ospedale in gravi condizioni.
il ferito, lindem cameron, foto pubblicata dalla madre
La Polizia americana ha perso la testa. Continua a sparare all’impazzata anche in assenza di reali pericoli o motivazioni che possano portare ad un gesto tanto estremo. Dopo la tragedia di George Floyd, tutto il mondo si era indignato per la ferocia della polizia statunitense ed erano partite manifestazioni di protesta in tutto il mondo.
Ma sono durate giusto qualche mese, poi tutto è tornato drammaticamente normale, e altri afroamericani, e non solo, sono stati barbaramente uccisi in circostanze per lo meno dubbie.
Questa volta a fare le spese dell’inspiegabile follia della polizia americana, è stato un ragazzino autistico di soli 13 anni. E se la dinamica della sparatoria verrà confermata, c’è da chiedersi – e a chiedere al presidente Trump – che cosa stia succedendo sulle strade americane: da nord a sud.

Usa, la Polizia spara ancora all’impazzata: il 13enne aveva solo una crisi

Il drammatico episodio è avvenuto nello stato dello Utah. La madre di Linden Cameron, 13 anni, ha chiamato il numero unico dei soccorsi perché suo figlio era in preda ad una crisi in casa. Il ragazzo è autistico e stava gridando perché stava male.

Gli agenti accorsi sul posto, invece di cercare capire che cosa stesse succedendo e quali siano le conseguenze di una crisi nervosa per un ragazzo autistico, hanno intimato al 13enne di mettersi a terra.

Ma il ragazzo non li ha ascoltati, probabilmente non li ha nemmeno sentiti, e i poliziotti gli hanno sparato. Non un solo colpo. Linden è ora ricoverato in ospedale con ferite alla spalla, alle caviglie, all’intestino e alla vescica.

La madre, Golda Barton, è disperata: tornava da lavoro, un impiego che cercava da un anno, ed era alla sua prima giornata. Il figlio non era più abituato alla lontananza da lei e probabilmente è stato colpito da quella che viene definita ‘ansia da separazione’. Ecco il perché della crisi.

“Non era armato, stava cercando di attirare l’attenzione – racconta la mamma -. Gli agenti avrebbero dovuto usare il minimo della forza“.

Il Video di un’altra violenza della polizia contro i più deboli

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