Carabinieri arrestati, la escort: “io sieropositiva ma loro non volevano protezioni”

Dopo il racconto di una transessuale, ora spunta anche la testimonianza di una escort che parla anche lei dei festini a base di sesso in caserma. 

Ieri il saluto del nuovo comandante della caserma Levante a Piacenza. E l’augurio da parte di Piero Abrate che la gente “possa al più presto tornare ad avere fiducia nell’Arma”.

Si volta pagina a Piacenza e quella caserma dovrà spogliarsi di tutti gli orrori che l’hanno avvolta negli ultimi anni tra spaccio di droga, vessazioni, ricatti e festini hard. Dopo il racconto di una transessuale che era “costretta a fare sesso altrimenti Orlando mi rimandava in Brasile”, ora spunta una nuova testimonianza che, se possibile, infanga ancora di più i carabinieri senza scrupoli poi arrestati.

Parla una escort che ha partecipato ai festini a base di sesso e droga organizzati nella caserma Levante di Piacenza: “Io sono sieropositiva, uso sempre il preservativo. Loro volevano fare tutto senza protezioni, ero io che frenavo, le altre lo facevano ma io no senza”.

Anche la escort ha puntato il dito contro il comandante della Stazione, il maresciallo Marco Orlando, che a suo dire la minacciava per farle fare “delle cose”: “Il maresciallo mi chiedeva di lavorare con lui, diceva che se non lavoravo avrebbe fatto in modo di rimandarmi in Brasile”, ha dichiarato la escort ai microfoni di Radio Capital, nel corso di una intervista di Ernesto Manfrè.

La escort, secondo quanto lei stessa ha detto durante l’intervista, non è stata costretta dai carabinieri a vendere droga: “No, questo non me lo ha mai proposto, né lui né altri”, ha risposto ammettendo però di aver “preso un po’ di botte” in caserma. La donna parla di “aggressioni sessuali”.

Nei giorni scorsi il maresciallo dei carabinieri Marco Orlando, interrogato al tribunale di Piacenza, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Dopo trent’anni di onorata carriera secondo voi come posso stare? Non ho mai avuto una sanzione disciplinare in trent’anni, le mie note caratteristiche sono eccellenti, quindi immaginate umanamente come io possa stare”, le sue uniche parole pronunciate mentre lasciava il tribunale dopo l’interrogatorio di garanzia.

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