Antonio Vullo sopravvissuto strage via d’Amelio: gli ultimi momenti di Borsellino

Antonio Vullo, l’unico sopravvissuto alla strage di Via D’Amelio, testimone dell’omicidio di Paolo Borsellino.

Via d'amelio strage
Foto: Wikipedia

Ricorre oggi, 19 luglio 2020, la strage di via D’Amelio nella quale persero la vita Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta.

L’unico a sopravvivere fu Antonio Vullo, alla guida della prima autovettura di staffetta. Ricorda che lui e il capo macchina Claudio Traina erano titubanti a fermarsi, visto la lunga schiera di macchine sotto la casa della madre di Borsellino: “Ci ha dato un po’ di pensiero.”

Antonio Vullo, sopravvissuto alla strage di Via D’Amelio

Strage di Via d'Amelio
Foto: Il ricordo di “Che tempo che fa” Instagram @chetempochefa

L’unico sopravvissuto alla strage di via d’Amelio, Antonio Vuolo fu ascoltato nel 1999 alla Corte d’Assise di Caltanissetta. Il 19 luglio 1992 Paolo Borsellino aveva lasciato la villa, salutando sua moglie e i suoi figli, per recarsi in visita alla madre.

Dopo una prima perlustrazione fatta dagli uomini della scorta, Vullo ha deciso di girare subito la macchina, così da essere subito pronto a ripartire. In quel momento Paolo Borsellino stava suonando il campanello della casa di sua madre, quando avvenne l’esplosione.

“Sono stato investito io da una nube abbastanza calda, all’interno dell’abitacolo sono stato sballottato” ha raccontato Vullo, ricordando di aver iniziato a girare cercando di aiutare e confortando gli altri colleghi.

“Ho visto tutto distrutto, non ho visto nessuno che potesse aiutarci” ha continuato Vullo, unico testimone dell’attentano al magistrato Borsellino. In una vecchia intervista a Vanity Fair ha ricordato: “Ho avuto una sensazione quel giorno fisicamente – ha detto – sono uscito dall’auto da solo, ma è stato come se i miei cinque colleghi e il magistrato mi avessero tirato fuori mentre stava prendendo fuoco.”

Vullo era stato aggiunto alla scorta di Borsellino solo pochi mesi prima dell’attentato, abbastanza per avere il ricordo di un uomo buono, umile, con a cuore gli uomini della sua scorta.

Degli ultimi momenti di Borsellino, Vuollo ricorda la consapevolezza: “Negli ultimi giorni il suo umore era cambiato, aveva saputo che era arrivato il tritolo.”

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