Il movimento #FreeBritney non è certo una novità, da anni i fan temono che l’ex teen idol Britney Spears sia prigioniera di suo padre. Ma cosa c’è di vero?
Su Twitter è tornato l’hashtag #FreeBritney, un movimento per aiutare l’artista a liberarsi dal vincolo legale che la costringe a rimanere sotto il controllo del padre.
A seguito del tracollo di Britney Spears il Tribunale ne ha infatti affidato la tutela al padre, descritto tuttavia come avio e padrone.
I fatti risalgono al 2008, quando dopo diversi tracolli mentali, Britney è stata affidata alla tutela del padre Jamie Parnell Spears.
Britney Spears prigioniera di suo padre
I fan non apprezzano tuttavia il modo in cui Jamie Parnell gestisce la tutela di sua figlia Britney Spears, impedendo alla cantante di spendere i propri soldi e di parlare pubblicamente di quello che le impone, rendendo di fatto la cantante una sorta di prigioniera.
Sono molte le proibizioni subite da Britney, che non può prendere in autonomia decisioni che riguardano la sua carriera, i suoi figlio o la sua vita sentimentale; al punto da avere telefono e social network sotto controllo.
Britney oggi ha 38 anni e pare sia stata costretta da suo padre Jamie a modificare il suo timbro volcale, così da rimanere per sempre l’eterna Lolita che tutti hanno imparato ad amare, senza però avere la possibilità di crescere vocalmente e sperimentare nuovi modi di cantante.
Stando a quanto si legge sul Los Angeles Times, Jamie Spears avrebbe una rendita di circa 130 mila dollari all’anno per adempiere il suo ruolo. Il prossimo agosto Jamie tornerà in tribunale per chiedere una proroga sulla tutela della figlia, Britney intanto si dice felice della vita che sta vivendo ma non tutti si fidano.
Nei mesi scorsi sono state numerose le star ad aver preso parte al movimento #FreeBritney, tra di loro Miley Cyru e Rose McGowan. Più di recente anche Chiara Ferragni ha voluto prendere parte al movimento, l’imprenditrice nelle ultime ore ha parlato di questa situazione difficile.
