Bonus casa 110%: i lavori che si possono svolgere a costo zero

Grazie al nuovo bonus casa 110% in detrazione fiscale è possibile apportare dei miglioramenti alle proprie abitazioni. Non tutte le tipologie di lavori sono ammesse, vediamo quali sono possibili

Bonus casa 110%
Fonte Pixabay

Investire in ristrutturazione edilizia può sembrare un azzardo in una fase storica così delicata, ed invece è il momento più propizio. Il Decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale prevede infatti un consistente aumento per l’ecobonus e il sismabonus con un’aliquota fino al 110%.

In poche parole chiunque deciderà di effettuare questo genere di lavori si vedrà restituito l’intero ammontare della spesa sostenuta in cinque quote di pari importo, a cui va aggiunta un’ulteriore somma aggiuntiva.

Bonus casa 110%: chi può richiederlo

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Per quanto concerne la platea dei possibili beneficiari, possono richiedere il bonus coloro che effettueranno i lavori di ristrutturazione dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021. C’è però una condizione imprescindibile a cui ci si deve attenere, ovvero apportare un miglioramento energetico all’edificio di almeno due classi energetiche. In alternativa bisognerà raggiungere più alta certificata sull’Attestato di prestazione energetica (Ape).

Esiste inoltre la possibilità di cedere il credito alle banche o alle imprese che effettuano i lavori. In quest’ultimo caso il committente riceve lo sconto direttamente in fattura. Se le spese vengono portate in detrazione attraverso la dichiarazione dei redditi, il rimborso avverrà in cinque quote di pari importo.

Bonus casa 110%: i lavori che possono godere di incentivo

Naturalmente esistono dei limiti a questo provvedimento. Non tutti i lavori possono essere soggetti al bonus al 110%. A tal proposito l’articolo 119 del Decreto Rilancio specifica che si può usufruire dello sgravio fiscale eseguendo alcuni lavori denominati “trainanti”. Vediamo nello specifico quali sono: 

  • Isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano il 25% della superficie dell’intero edificio. La detrazione è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 60000 euro moltiplicato per il numero di abitazioni presenti nell’edificio;
  • Interventi su parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento e il raffreddamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione con efficienza che risulti almeno pari alla classe A;
  • Lavori sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con altri per il riscaldamento, la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore inclusi ibridi e geotermici. In questo caso si può abbinare anche l’installazione di impianti fotovoltaici.

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