Ostia blindata: “Pd e centri sociali vogliono cacciare da casa i bambini”

Ostia blindata ma non per il coronavirus: autorizzata ieri una manifestazione della sinistra contro l’occupazione di alloggi nell’Area 121. 

Il rigurgito antifascista ci può stare. Ma ci sono momenti in cui si dovrebbe lasciare da parte i pregiudizi, in nome del bene comune: in questo caso il bene comune è un tetto per famiglie italiane disagiate e con bambini.

Che siano alloggi occupati è un’altra storia: la storia di case abbandonate a se stesse e mal governate. Casapound ha deciso di accogliere l’appello di italiani senza casa e ha dato il via a Area 121, ad Ostia. Nessun partito politico interpellato dalle stesse famiglie aveva preso a cuore la vita dei loro bambini.

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Eppure quegli stessi partiti che “hanno snobbato la richiesta di una casa per italiani disagiati”, ieri hanno indetto una manifestazione contro l’occupazione ma – soprattutto – contro Casapound.

Sì perchè è facilmente immaginabile che se le stesse famiglie fossero state ospitate in centri sociali, forse tanto clamore non si sarebbe fatto. Contraddizioni di una sinistra confusa, almeno a Roma e dintorni.

Prima di raccontarvi la giornata di tensioni ad Ostia, facciamo un passo indietro per sentire le parole del consigliere comunale di Casapound, Luca Marsella. Alcune frasi non sono proprio ‘colorite’, e ce ne scusiamo, ma sono parole spontanee.

Il VIDEO

Giornata di tensione a Ostia, rimasta blindata per ore a causa della manifestazione indetta da centri sociali e Anpi contro l’occupazione a scopo abitativo chiamata Area 121. Lì hanno trovato ricovero 20 famiglie italiane in difficoltà.

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“I custodi delle libertà democratiche si sono dati così appuntamento a due passi da quelle famiglie”.

 

Nonostante la chiamata alla mobilitazione di centri sociali e Anpi fosse stata imponente la risposta positiva di numerose sigle della galassia di sinistra ed estrema sinistra, in piazza poi si sono presentati in pochi: una quarantina.
Tuttavia abbastanza per generare problemi di ordine pubblico e costringere le forze dell’ordine a presidiare l’area.

I disordini e la Polizia

La polizia ha impedito non solo che i due gruppi si incontrassero, ma che “i quaranta cuor di leone dovessero guardare negli occhi padri, madri e bambini”. Il consigliere municipale di CasaPound, Luca Marsella, infatti, ha tentato di far incontrare le famiglie con gli antifascisti.

Ho provato a portare le famiglie italiane in difficoltà – ha spiegato Marsella – dai 40 straccioni che hanno fatto blindare Ostia per una manifestazione ridicola. Purtroppo le forze dell’ordine, che hanno autorizzato la manifestazione antifascista, ci hanno fermato”.

 

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