Tom Hanks, bimbo bullizzato chiede aiuto: “sarò io il tuo amico”

Un gesto splendido arrivare da parte di Tom Hanks che scrive e coccola un bimbo bullizzato perché chiamato “Corona”: la risposta significativa è da applausi

Tom Hanks, l'attore coccola bimbo bullizzato di nome "Corona"
Tom Hanks e Rita Wilson (fonte foto: GettyImages)

Un episodio particolare, triste ma allo stesso tempo di grande insegnamento, viene alla conoscenza dell’opinione pubblica grazie all’amatissimo e noto attore Tom Hanks, che scrive in risposta ad un bimbo australiano di soli 8 anni, vittima di bullismo a causa del suo nome, “Corona“.

Lo scrittore, che di recente ha sconfitto il Coronavirus dopo esserne stato contagiato nel Queensland, in Austrialia, dove è rimasto ricoverato per alcune settimane insieme alla moglie e collega prima di poter rientrare negli Stati Uniti, non ha perso tempo e ha prontamente risposto alla lettera del piccolo.

Il piccolo Corona infatti scrive di amare il suo nome ma “a scuola mi chiamano Coronavirus e questo mi fa arrabbiare e mi rende triste”.

La sfortuna del bimbo è dunque quella di avere il nome che facilmente si associa al virus e ha pensato di scrivere alla star di Hollywood per trovare conforto.

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TOM HANKS, LO SPLENDIDO GESTO DELL’ATTORE AL BIMBO BULLIZZATO DI NOME “CORONA”: ECCO COSA HA FATTO PER LUI

Tom Hanks, l'attore coccola bimbo bullizzato di nome "Corona"
Macchina da scrivere Corona (fonte foto: Instagram, @tomhanks)

Triste, commovente ma anche estremamente significativa, la storia legata a Tom Hanks e al suo piccolo scrittore chiamato “Corona”.

Come detto, l’attore di Hollywood non ha perso tempo e ha replicato al suo messaggio, compiendo un gesto davvero nobile e di grande insegnamento.

“Hai trovato un amico in me!”, ha spiegato l’attore che ha apprezzato a fondo la lettera insieme alla moglie Rita Wilson.

Tom, dopo aver sottolineato l’unicità del nome del ragazzo, l’unico che conosce ad essere chiamato così, ha pensato di inviare al suo piccolo amico una macchina da scrivere Corona che aveva in precedenza acquistato in Australia.

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Accanto al regalo, ha aggiunto come motivazione: “penso che questa macchina da scrivere sia adatta a te. Chiedi a un adulto come funziona. E utilizzala per rispondermi“.

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