Pressione alta durante la notte: rischi raddoppiati rispetto al giorno

La pressione alta può essere un vero problema, ma se essa si presenta anche durante la notte i rischi aumentano: attenzione al cervello e alla memoria

Pressione alta durante la notte, attenzione al cervello e alla memoria: lo studio
Donna che dorme, Fonte foto: Pixabay

La pressione alta può essere un serio problema di salute ma se questa sale anche durante la notte può essere molto pericoloso: attenzione alla memoria e al cervello.

Di solito la pressione sanguigna sale al mattino, verso tra le ore 6 e le 9, e nel corso della giornata invece tende a scendere. In questo modo il nostro corpo segue il proprio ritmo e di conseguenza anche la pressione del nostro sangue arrivando al picco massimo al mattino per poi scendere progressivamente durante la sera.

Se la situazione appena descritta non si verifica, secondo uno studio americano, questa situazione può essere un vero problema per il nostro benessere fisico e quello del nostro cervello.

La condizione appena descritta si verifica soprattutto nelle persone ipertese, infatti, uno studio coordinato da Adam M. Brickman dell’Università Columbia di New York e pubblicato su ‘Neurology’ ha deciso di condurre un’indagine approfondita su 435 persone di 59 anni monitorandoli per 24 ore e misurando la pressione sanguigna degli individui ogni 15 minuti durante il giorno e ogni 30 minuti durante la notte.

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La pressione alta durante la notta può essere pericolosa: uno studio lo conferma

Pressione alta durante la notte, attenzione al cervello e alla memoria: lo studio
Apparecchio per la misurazione della pressione sanguigna, Fonte foto: Pixabay

L’ipertensione può essere un serio problema di salute soprattutto se non è tenuta sotto controllo, ma se essa si verifica durante le ore notturne la problematica può diventare ulteriormente seria: lo studio. 

Lo studio citato nel paragrafo precedente ha mostrato alcune alterazioni della massa bianca presente nel sistema nervoso, in seguito sono stati effettuati alcuni test sulla memoria e sulla comprensione.

Le persone che dopo le analisi appena citate mostravano alcuni problemi erano ipertese oppure prendevano sistematicamente farmaci per la regolazione della pressione sanguigna.

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Alcune delle persone prese in esame, dopo essersi sottoposte al test per la memoria, avevano come risultato finale un punteggio inferiore rispetto ad altri. Lo studio, però, è ovviamente solo una teoria in quanto la correlazione dei fenomeni presi in esame non è ancora chiara al 100%.

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