Il professor Mario Schiavina, spiega quanto possa ancor oggi essere delicata la situazione Covid in Italia, con tutte le incertezze ad essa collegata
![Covid, l'esperto: "Per ora dimentichiamo di andare al mare"](https://www.chenews.it/wp-content/uploads/2020/04/GettyImages-1044449080-650x434.jpg)
Mario Schiavina, pneumologo ed ex direttore della terapia intensiva del Sant’Orsola di Bologna, ha provato a spiegare con delle dichiarazioni presso l’Istituto ANSA, il momento che sta vivendo il Paese a proposito dell’emergenza Coronavirus, ed anche i possibili scenari che i cittadini potrebbero aspettarsi dal futuro.
Futuro stesso però, che resta ancora molto incerto, visto che le valutazioni vanno fatte con cautela, di giorno in giorno e dati alla mano. Tra l’altro, ricorda il professor Schiavina, nemmeno “Quando ci saranno zero positivi e zero morti“, potremo dirci certi di aver sconfitto questo pauroso nemico, e di poter tranquillamente tornare alla vita di prima.
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Estate 2020, parla l’esperto: “Per ora dimentichiamoci del mare”
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“Sono i numeri a decidere se siamo in pace o in guerra e per ora non siamo in pace”. Esordisce così il professor Mario Schiavina, esperto pneumologo emiliano. “Pensare che, perché c’è il sole la gente possa andare in giro nelle città o possa già ora programmare di andare al mare in Riviera questa estate, per il momento, sono possibilità da dimenticare. Così come i ponti per il 25 aprile o il primo maggio. Procediamo con cautela, non facciamoci illusioni. Serve la massima prudenza”. Questo quindi l’avvertimento dell’esperto medico che predica calma e soprattutto, di non iniziare a sottovalutare l’allerta.
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Soprattutto, il dottor Schiavina, ricorda che nemmeno quando ci saranno città senza morti e contagiati, la situazione potrà dirsi completamente superata. Come logico che sia, l’esperto pneumologo parla di situazione da monitorare ogni giorno e passo dopo passo, con le dovute precauzioni. Secondo Schiavina infatti: “Occorrerà sempre un grandissimo controllo, perché non si sa se ci saranno e dove saranno altri possibili focolai. Tutto può essere ancora sotto traccia ed esplodere alla prima sciocchezza che qualcuno può fare, come assembramenti di persone o avvicinamenti”.