Coronavirus, capo Protezione Civile: “Il 1° maggio credo saremo a casa”

Il capo della Protezione Civile Borrelli fa il punto della situazione sull’epidemia

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Angelo Borrelli (fonte foto: Instagram)

La risposta che temevamo è arrivata da parte del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Alla domanda se passeremo ancora in quarantena il 1° maggio ha risposto: “Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane – aggiungendo – “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze per diverso tempo”.

Il funzionario ha commentato anche le parole del Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia: “Ci vuole nella gestione dell’emergenza una regia unitaria forte, condivisa e coesa. Ci sarà da ripensare il modello organizzativo, ma io sono un tecnico e non un politico”.

Ha chiarito poi la diatriba tra Governo e Regioni: “In ordinario la sanità è una competenza che spetta alle regioni e sarebbe stato un guaio se governo e protezione civile avessero preso ogni competenza – ha aggiunto Borrelli – ma nel momento in cui c’è stata l’emergenza è dovuto intervenire il governo”.

In questi giorni ha destato scalpore la circolare del Viminale che consente le passeggiate di un genitore con il figlio minorenne. Il capo della Protezione Civile si è espresso in questo modo: “Il documento non sposta i termini, dobbiamo fare attenzione ed evitare di trovarci poi in una situazione che poi ci sfugge di mano. L’ora d’aria è una misura che non è ancora operativa, bisogna fare attenzione, rispettare le regole di prudenza e stare ancora in casa”.

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Angelo Borrelli (fonte foto: Instagram)

Sempre Borrelli parla con più ottimismo dei dati che quotidianamente arrivano: “Le strutture sanitarie si stanno alleggerendo di sacrifici straordinari. Ciò ci permette di gestire l’emergenza con minore affanno”.

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Questo è il motivo per cui per il capo della Protezione Civilie “dobbiamo andare avanti con massimo rigore. Da qui al 16 maggio potremmo avere risultati positivi che ci consentirebbero di aprire la fase 2“, ha concluso.

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