Coronavirus, allo studio il tracciamento degli spostamenti con un’app

Coronavirus: il governo sta studiando un’app per tracciare i contagiati. Il modello di riferimento è quello coreano che ha avuto un grande successo.

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Fonte foto: (tecnologia.libero.it)

Il Governo italiano sta valutando di realizzare: “un’ app che possa monitorare i contagi da Covid-19 attraverso il tracciamento dei contatti delle persone positive al coronavirus”.

L’esempio è il Sud Corea che con il suo modello di contenimento ha fatto notevoli passi in avanti per combattere il virus.

A dare la conferma di ciò è stato il ministro delle Autonomie, Francesco Boccia, in seguito alle affermazioni di Walter Ricciardi dell’Organizzazione mondiale della sanità. Secondo Ricciardi sulla base dei dati dell’applicazione è possibile controllare coloro che hanno il virus, consentendo a coloro che non lo hanno di uscire liberamente.

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Coronavirus: l’app che monitora i contagiati potrebbe diventare realtà anche in Italia

Coronavirus smartphone
Fonte foto: (telefonino.net) la Stampa già da oggi il gioverno ha messo in moto la macchina, istituendo una squadra ad hoc guidata da Ricciardi. Inoltre il Garante della privacy ha già rivelato che la normativa sulla protezione dei dati personali “contiene già in sé gli strumenti per affrontare le emergenze come quelle che stiamo vivendo”.

La Stampa ha rivelato che il governo sarebbe a lavoro già da oggi insieme a una squadra di esperti. Si punta a un risultato concreto e soprattutto veloce che sia in grado ridurre il tempo per ricostruire la catena dei contagi.

Al momento risalire alla catena è molto complicato e occupa del tempo prezioso, in quanto bisogna affidarsi ai ricordi dei pazienti. Mentre, installando una semplice app sul telefono, si ha la possibilità di ricevere informazioni in tempo reale.

Per ora si pensa a realizzare un’app altamente tecnologica in grado di riconoscere in poco tempo in quale zona si sta diffondendo il virus. Luca Foresti, fisico, e Giuseppe Vaciago, avvocato ed esperto di protezione dei dati sensibili hanno dichiarato:

Vogliamo costruire un sistema tecnologico che possa andare nelle mani delle istituzioni per aiutarle a gestire la crisi: tenuto conto del fatto che non sarà breve e avrà una crescita, è importante avere strumenti che permettono di tracciare cosa succede sul territorio

Quindi l’app si basa sulla geolocalizzazione degli utenti che rimangono rigorosamente anonimi. Attraverso ciò è possibile realizzare un diario clinico del singolo che monitora i possibili sintomi del virus.

In Corea del Sud questo modello ha dato i suoi frutti. L’app Corona 100m segue i movimenti delle persone positive che possono essere visualizzati su una mappa dai cittadini.

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Infine il Garante della Privacy ha dichiarato che l’app in questione non violerebbe nessuna delle normative in vigore, neanche quella in relazione alla protezione dei dati personali.

dati pure molto delicati, quali quelli sul contagio, possono essere trattati anche senza il consenso degli interessati quando questo è necessario per motivi di interesse pubblico, come nel caso di gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. È però necessario che questo avvenga sulla base di una normativa trasparente, che preveda misure appropriate e specifiche per tutelare i diritti e le libertà delle persone

 

 

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