La nuova terapia intensiva dei Ferragnez: pronta venerdì 20 marzo

Fedez mostra la nuova terapia intensiva, nata grazie alle tante donazioni. Solo 12 giorni per costruirla, sarà pronta venerdì 20 marzo.

Fedez e Chiara Ferragni
Fedez e Chiara Ferragni insieme (Fonte: Getty Images)

La campagna promossa dai Ferragnez ha avuto i suoi frutti. Venerdì 20 marzo verrà inaugurato il nuovo reparto di terapia intensiva del San Raffaele costruito in soli 12 giorni.

Tempi record e non propriamente tipici del nostro Paese. Fedez con orgoglio rivela sui suoi social i lavori quasi ultimati, ringraziando ancora una volta chi ha contribuito alla  realizzazione.

Come è noto, la Lombardia è la regione più colpita dall’emergenza per il Coronavirus. La maggior parte delle autorità si prodigano nel ripetere ai cittadini di rimanere in casa perché il sistema sanitario è al collasso.

Dal momento che le condizioni della regione lombarda sono gravissime, il governatore Fontana ha espresso chiaramente che, se l’epidemia aumenta, è molto difficile garantire a tutti un posto in ospedale.

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La nuova terapia intensiva realizzata grazie alla campagna promossa da Fedez e Chiara Ferragni

Fedez sul suo profilo Twitter ha voluto mostrare i progressi dei lavori, ringraziando chi ha partecipato alla campagna. “Venerdì 20 sarà pronta per il collaudo la nuova terapia intensiva ad alta tecnologia costruita da ZERO in 12 giorni. Grazie a tutti voi”.

Alberto Zangrillo, primario dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione generale e Cardio-Toraco-Vascolare del San Raffaele, ha “ringraziato non solo Chiara e Fedez ma anche ogni singolo donatore”. Un ringraziamento fatto anche a nome di tutto il personale medico e infermieristico dell’ospedale.

La raccolta fondi dei cosiddetti Ferragnez è la più grande fino ad adesso mai realizzata sulla piattaforma Gofoundme dal 2010. Hanno preso parte più di cento Paesi, raccogliendo un totale di quattro milioni devoluti interamente al San Raffaele.

I due coniugi hanno voluto più volte precisare che i soldi devoluti non sarebbero stati sprecati. Cosa che purtroppo si sta verificando con altre campagne fondi. A Bergamo, balzata alla cronaca per i numerosi contagi e gli ospedali strapieni, sono stati devoluti otto milioni di euro che rischiano di rimanere inutilizzati a causa di questioni burocratiche.

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Nella speranza che anche le altre raccolte fondi possano trovare presto una sistemazione, è innegabile che il lavoro svolto dai due coniugi Chiara e Federico sia stato grandioso. Dunque un’operazione straordinaria che speriamo possa essere d’aiuto agli ospedali e che aiuti a salvare più vite possibili.

 

 

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