Coronavirus, campagne virali e slogan: ecco quali sono i più diffusi

Coronavirus è l’argomento che tiene in allarme tutti gli italiani da diverse settimane, ieri ha costretto il Presidente del Consiglio ha prendere decisioni drastiche.

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Solo ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con un annuncio in diretta in serata ha fatto sapere a tutta l’Italia che da oggi ci saranno misure di sicurezza ancora più drastiche. E’ ufficiale infatti la notizia che tutti i negozi ad esclusione di quelli di generi alimentari e farmacie dovranno rimanere chiusi.

Una notizia che in molti si aspettavano, infatti da alcuni giorni in diverse città già molti negozi erano stati chiusi in forma preventiva.

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Coronavirus, quali sono gli slogan virali?

Coronavirus quindi è l’emergenza che nelle ultime settimane sta tenendo tutti in allarme anche quelli che forse all’inizio avevano sottovalutato la cosa. Solo nella giornata di ieri infatti l’emergenza è stata definita pandemia.

Ma non è tutto, anche nel mondo dei social network sono nate delle campagne virali e degli slogan che piano piano si stanno diffondendo in tutta la nostra Penisola.

#iorestoacasa e #iorestoincorsia sono questi gli hastag e gli slogan che ormai hanno inondato il mondo dei social, il primo a nascere è stato proprio quello della casa a cui si è aggiunto quello riferito alle attività sanitarie partorito proprio dal personale sanitario.

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Le parole del Presidente Conte

“Grazie agli italiani che compiono sacrifici. Stiamo dando prova di essere una grande nazione. Ho fatto un patto con la mia coscienza, al primo posto c’è la salute degli italiani”. Quindi spiega: “Saranno chiusi tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari” e ancora: “Sono sospese dunque le attività di bar, pub, ristoranti. Mentre restano garantite le consegne a domicilio. Chiudono parrucchieri, centri estetici, servizi di mensa, mercati di ogni tipo. Saranno invece aperti tabacchi, lavanderie ed edicole. Lavoreranno anche idraulici, meccanici, benzinai e pompe funebri. Le industrie resteranno aperte ma con “misure di sicurezza”, cioè purché garantiscano iniziative per evitare il contagio”, queste alcune delle parole di Giuseppe Conte.

 

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