Coronavirus, Papa non si affaccia alla finestra. Ecco perché

Il Papa non si affaccerà alla finestra per la recita del tradizionale Angelus

Papa Francesco
Papa Francesco (Photo by FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

Gli effetti dell’emergenza Coronavirus colpiscono anche la Santa Sede. Il Papa non si affaccerà alla finestra per la recita del tradizionale Angelus di domenica 8 marzo. La preghiera mariana sarà recitata in diretta video e trasmessa sugli schermi in Piazza San Pietro.

Misure rese necessarie per evitare la diffusione del contagio del virus, poiché si formerebbero assembramenti durante i controlli di sicurezza per l’accesso alla piazza. In un comunicato, la Santa Sede annuncia: “Relativamente agli eventi dei prossimi giorni, la preghiera dell’Angelus del Santo Padre di domenica 8 marzo avverrà dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico e non in piazza, dalla finestra”.

Inoltre, “In ottemperanza a quanto stabilito dalla Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano – si legge nell’avviso – “fino a domenica 15 marzo sarà sospesa la partecipazione dei fedeli ospiti alle Messe a Santa Marta“. Aggiungendo che il Santo Padre celebrerà privatamente l’eucarestia.

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Anche l’Udienza Generale non potrà avvenire in Piazza San Pietro. Molti fedeli si affidano alla preghiera a distanza 

Papa Francesco
Papa Francesco in preghiera (foto Getty)

Nella nota ufficiale della Santa Sede si apprende che: “La preghiera sarà trasmessa in diretta streaming da Vatican News e sugli schermi in piazza San Pietro e distribuita da Vatican Media ai media che ne faranno richiesta, in modo da consentire la partecipazione dei fedeli”.

Oltre che l’Angelus, anche l’Udienza Generale che si terrà l’11 marzo lascerà Piazza San Pietro vuota. Infatti, per le medesime ragioni esplicate in precedenza, l’incontro con il Santo Padre non potrà avvenire secondo consuetudine.

Intanto, Papa Francesco ha telefonato al monsignor Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi, per esprimere vicinanza e incoraggiamento. In questo periodo difficile, molti fedeli che non possono viaggiare per ovvie ragioni, si affidano alla ‘telepreghiera‘. Sono “migliaia e migliaia” – dice il direttore della sala stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato – le preghiere che grazie ad Internet stanno arrivando alla webcam che inquadra la tomba di san Francesco, ad Assisi. Comprensibilmente, si prega perché questa epidemia cessi il prima possibile.

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