Barbara D’Urso, scelta drastica per contrastare il Coronavirus

Attraverso le sue pagine social Barbara D’Urso ha dichiarato che a causa dell’emergenza Coronavirus il pubblico non sarà presente negli studi di Live Non è la D’Urso

Barbara D'Urso
Barbara D’Urso, Fonte foto: Instagram (screenshot)

Dopo il calcio con il rinvio di alcune partite del campionato di Serie A, anche il mondo della tv ha iniziato a regolarsi di conseguenza rispetto al Coronavirus. In Lombardia e in Veneto pian piano si stanno bloccando o modificando tutte le principali attività, come ad esempio quelle televisive.

In tal senso ha fatto da apripista Barbara D’Urso una delle personalità di spicco del panorama dello spettacolo. Attraverso una stories su Instagram ha confessato che non ci sarà il pubblico in studio nel corso della sua trasmissione di punta “Live Non è la D’Urso”. Una decisione presa per uniformarsi al regime precauzionale scattato nella regione a seguito dei casi (e purtroppo dei decessi) relativi al Coronavirus.

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La D’Urso, ha precisato che lo show va avanti e non si ferma e che non sarà affatto semplice condurre il programma con uno studio praticamente deserto. Al tempo stesso ha voluto precisare che è giusto non compromettere la vita delle persone in un momento storico così delicato. Quindi onde evitare qualsiasi tipo di rischio, anche se a malincuore, è meglio rinunciare al suo caloroso pubblico.

Sulla stessa lunghezza d’onda, Le Iene hanno deciso di prendere il medesimo provvedimento per le prossime due puntate, ovvero quelle di martedì 25 febbraio e di giovedì 27 febbraio. Un modo per contribuire a non alimentare la diffusione del virus, così come richiesto dal sindaco di Milano Giuseppe Sala. Non mancheranno le polemiche, anche perchè nel giro di poche si è passati dalla lecita cautela alla paura vera e propria. Da un lato è decisamente comprensibile visto che in Lombardia sono ancora presenti dei focolai di non poco conto. L’altra faccia della medaglia è quella relativa all’efficacia del metodo. Servirà per tamponare l’emergenza?

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