Coronavirus, la cura dal plasma dei guariti: la notizia che fa sperare

Secondo il China National Biotec Group, utilizzare il plasma delle persone guarite potrebbe essere una nuova soluzione per contrastare il Coronavirus

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Coronavirus (Fonte: Pixabay)

La pandemia di Coronavirus ogni giorno dà continui aggiornamenti. Stavolta però le novità sembrano essere piuttosto positive, o quanto meno lasciano la speranza che si possa arrivare ad una cura efficace. In tal senso, una compagnia privata cinese, di nome China National Biotec Group, sta sperimentando il plasma delle persone guarite dal coronavirus per curare i pazienti tutt’ora infetti.

La cura è stata testata su dieci pazienti, che hanno mostrato miglioramenti piuttosto evidenti in meno di un giorno. Chi ha superato questo increscioso virus può vantare degli anticorpi molto forti all’interno del plasma, per questo l’invito la compagnia ha chiesto di donarlo in modo tale da poter proseguire i test e poter appurare in maniera definitiva la sua efficacia.

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Coronavirus, gli ultimi numeri inerenti morti e contagiati

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Coronavirus (Fonte: GettyImages)

In attesa di capire come si evolverà la suddetta situazione, il quadro a livello globale rimane abbastanza catastrofico. Il numero dei morti si attesta intorno alle 1380 unità mentre i nuovi contagiati nella sola provincia di Hubei sono circa 4800. Dunque è parzialmente rientrate l’allarmismo circa gli spropositati dati diffusi recentemente secondo cui i decessi erano circa 108 in più e i contagiati 1043 in più. Per quanto concerne invece Niccolò, il 17enne italiano bloccato a Wuhan da diversi giorni a causa della febbre, rientrerà nella giornata di domani con un volo speciale. Successivamente sarà sottoposto al protocollo del caso per scongiurare qualsiasi tipo di rischio.

Ancora piuttosto preoccupanti le condizioni delle persone bloccate sulla Diamond Princess in Giappone. Un gruppo di 11 passeggeri 80enni è risultato negativo al test e per questo è stato trasferito presso una struttura messa a disposizione dal Governo nipponico. Sarà tenuto sotto osservazione fino al termine del periodo di quarantena della nave, che durerà fino al prossimo 19 febbraio. Insomma, l’auspicio è che davvero si possa arrivare ad una svolta per quanto riguarda la cura, visto che ormai l’emergenza è totale.

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