Medusa bionica, ecco come ci aiuterà a salvare il mare

Gli ingegneri dell’Università di Stranford hanno creato un dispositivo in grado di far diventare la medusa bionica. Di cosa si tratta e quali benefici può comportare 

Medusa bionica
Medusa (Fonte Pixabay)

Monitorare i fondali marini senza metodi invasivi ed immersioni rischiose? Da oggi si può, grazie ad una fantastica innovazione dei ricercatori dell‘Università di Stanford in California.  Il tutto sarà possibile avvalendosi delle meduse, ovvero animali che notoriamente hanno un buon rapporto con l’acqua pulita. Si tratta di un metodo molto tranquillo e per niente invasivo, che non mette a repentaglio la salute della specie.

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Medusa bionica, funzionamento e benefici che può apportare

Medusa bionica
Meduse in mare (Fonte: Pixabay)

La curiosità però regna sovrana e per questo è bene svelare come si articola nello specifico questo esperimento. In pratica, viene impiantato nel cappello delle meduse una sorta di peacemaker (di appena 2 cm di diametro), il quale permette loro di potersi muovere più liberamente e soprattutto con maggiore velocità. Per questo motivo è stata coniata la dicitura “medusa bionica” o anche cyborg. Grazie a questo supporto può spostarsi ad una velocità compresa tra i 4 e i 6 cm al secondo. Una differenza importante se si pensa che naturalmente i suoi movimenti hanno dei tempi di circa 2 cm al secondo.

Il tutto è nato con l’obiettivo studiare i mari e le loro condizioni. Un esperimento che a detta degli ingegneri della nota Università americana, è addirittura efficace di quello dei robot marini. Di certo è meno inquinante e si sposa meglio con la vasta fauna presente in mare.

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Che possano essere loro “l’ancora di salvezza del mare?” Detta in questi termini può sembrare paradossale, anche perchè solitamente le meduse sono causa di male per gli esseri umani. Le loro punture possono portare a gravi conseguenze se non medicate in tempo, ma in questo caso il loro “lavoro” può essere molto utile per la salvaguardia delle acque marine. Dunque, si attendono i primi responsi in tal senso, per poter affermare con certezza che questo metodo possa essere ritenuto valido.

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