Benzina sfonda il muro dei 2 euro in un distributore del nord Italia

L’incremento del prezzo della benzina è di circa 50 centesimi rispetto alla media dei distributori nazionali. Anche per quanto riguarda il gasolio il rincaro è da record

Caro benzina
Caro benzina

Incredibile ma vero. La benzina torna a superare i 2 euro a litro. Fortunatamente si tratta di un caso sporadico, ma che comunque fa scalpore. In questo periodo la media dei prezzi nazionali della benzina vanno dal 1,50 a 1,60 euro al litro per questo motivo il suddetto rincaro è decisamente fuori mercato.

Secondo il portale prezzibenzina.it e l’Osservatorio Carburanti del Ministero dello Sviluppo Economico questo primato non proprio positivo spetta ad un distributore self service all’ingresso di Civitella di Romagna, sulla Bidentina. In sintesi con 50 euro si possono inserire nel serbatoio della propria automobile poco più di 24 litri a fronte dei 32 che si potrebbero avere con dei costi rientranti nella media.

Nell’area circostante nessuno applica questo genere di “tariffe”. Energia Fluida sulla Ravegnana addirittura 1,489 €, mentre la Repsol sulla Tangenziale nord-est a 1,499 €. Convenienti anche Tamoil ed Ego che superano di poco l’1,50 a litro. Insomma, per fortuna chi risiede in zona ha possibilità di scelta decisamente più accessibili a pochi chilometri e può tranquillamente evitare di spendere tanto per rifornirsi.

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Non solo benzina, anche il gasolio tocca prezzi da “record”

Benzina
Rincaro Benzina e Diesel (Instagram)

La situazione non è migliore per quanto concerne il gasolio, carburante notoriamente più economico. L’esborso in questo caso si attesta a 1,98 € euro per litro. La media italiana è di 1,40 e quindi l’incremento così come per la benzina è di circa 50-60 centesimi. Decisamente tanto per chi possiede un veicolo che va a diesel. Solo in alcuni casi si supera l’1,50 e l’1,60 euro, il che rimane comunque in una soglia fattibile e proporzionata.

Il sopracitato aumento sarà sicuramente oggetto di monitoraggio, visto che non ci si trova in una fase storica in cui le accise sui carburanti sono in maggiorazione. Inoltre visto che la notizia è ormai trapelata, con tutta probabilità i titolari del distributore prenderanno delle contromisure, onde evitare che la cattiva pubblicità possa diffondersi a “macchia d’olio”.

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