Diodato esce con un nuovo brano dal titolo “Che vita meravigliosa”, canzone che parla di quanto sia bello vivere nonostante tutte le difficoltà.
È uscito il 18 dicembre 2019 l’ultimo singolo del cantante pop di Aosta, ma di origini tarantine, Antonio Diodato noto in arte semplicemente come Diodato.
Un brano che, come già intuibile dal titolo “Che vita meravigliosa” è un vero e proprio inno alla vita, che il cantante ci tiene a raccontare.
Un singolo inedito con la cui pubblicazione di oggi Diodato ha anche dato la notizia che l’album dallo stesso titolo uscirà il 14 febbraio 2020.
A quanto pare, l’album verrà poi presentato in due date dal vivo in Italia nel mese di aprile dello stesso anno, a Milano e a Roma.
Il brano “Che vita meravigliosa” è stato già scelto per la colonna sonora del film “La Dea Fortuna”, l’ultimo lavoro del regista turco e italiano d’adozione, Ferzan Özpetek, proiettato nelle sale italiane proprio dal giorno successivo alla pubblicazione del singolo di Diodato.
Una scelta, questa di Özpetek, che porterà sicuramente non poca notorietà in più al cantante aostano.
Insomma, nonostante la recente separazione – avvenuta questa estate – dalla sua compagna, la bellissima cantante siciliana Levante, il cantante trova più motivi per sorridere alla vita ed elogiarla in questo testo ricco di positività.
Anche Levante pare abbia recentemente ritrovato la serenità, con un nuovo disco pubblicato da poco e un nuovo amore.
Un inno alla vita, nonostante tutte le complicazioni
La voce narrante del brano “Che vita meravigliosa” è quella di un uomo disperso nel mare, evidente metafora della vita stessa, che si lascia travolgere dalle sue onde.
Ma per quanto la vita possa essere difficile, confusa, sconvolgente, frenetica, violenta, essa è comunque meravigliosa.
E ancora, con le parole del testo, questa è seducente e miracolosa, e sono proprio gli eventi meno prevedibili, quelli che non si riescono ad affrontare razionalmente quelli per cui la vita ci coglie impreparati e che in realtà ci regalano le emozioni più forti.
E così la stessa musica che accompagna il testo, guida l’ascoltatore in questo naufragio nel mare della vita che la stessa musica riesce ad evocare perfettamente, con la sua melodia ipnotica e i cori di sottofondo che ricordano il canto di sirene negli abissi.
